La storia di Soisy, la startup che punta sul social lending dedicato all'ecommerce

Quando vediamo una startup "di successo", in fase di crescita, che raccoglie molti soldi dagli investitori, si ha sempre un pò la sensazione che per questa startup vada tutto bene e sia sempre stato così.

Difficilmente si riesce a vedere il "lato oscuro", le difficoltà e i problemi che ci sono stati dietro alla creazione di un modello di business in fase di crescita.

In questa intervista Pietro Cesati ci racconta proprio questo: la storia "a zig zag" di Soisy.

Soisy è una startup fintech italiana in forte crescita. Soisy è un "marketplace": da un lato, offre a clienti privati la possibilità di pagare a rate un acquisto online su un sito ecommerce convenzionato. Dall'altro lato consente ai risparmiatori di investire i propri soldi per finanziare questi acquisti online di altri privati, ottenendo un rendimento.

Ma Soisy non è nata così: inizialmente voleva essere un sito online a cui accedere per chiedere un prestito. Dopo mesi di sviluppo di questa soluzione, ci si è resi conto che il prodotto non era d'interesse per gli utenti. A questo punto rimanevano due opzioni: abbandonare il progetto oppure "pivottare", ossia modificare radicalmente il prodotto.

Pietro e il suo team hanno optato per la seconda scelta: hanno iniziato a fare esperimenti e a fare interviste a potenziali utenti per comprenderne meglio i bisogni. Tra i vari esperimenti fatti, ha avuto la meglio l'idea attuale: integrare la tecnologia di Soisy negli ecommerce per finanziare gli acquisti online.

Questa scelta si è rivelata azzeccata e così Soisy ha iniziato a crescere.

In poco più di dodici mesi, Soisy è stata protagonista di due tra le più grandi campagne di equity crowdfunding (uno strumento per raccogliere fondi online, tramite investitori privati) in Italia, raccogliendo oltre 3 milioni di €.

Nell'intervista Pietro ci racconta il suo percorso, le cose imparate e i fattori chiave di successo delle due campagne di equity crowdfunding.