Lega e Pd spendaccioni su Facebook e Istagram: chi investe di più per la campagna social
Meloni spende la metà rispetto al compagno di coalizione. Il M5Stelle di Conte punta invece esclusivamente su post gratuiti. Tutte le spese dei partiti

La campagna elettorale si combatte anche a suon di post sui social. E sono molti i soldi che vengono riversati sulle piattaforme praticamente da tutti i partiti politici. Facebook, Instagram e Tik Tok sono i social più gettonati. In particolare Meta mette a disposizione degli utenti una pagina di dati, una sorta di archivio, che rende visibile a tutti chi e quanto viene investito nei due social del gruppo, ovvero Facebook e Instagram.
Il più spendaccione in questo senso è Matteo Salvini che ha sempre puntato molto sulla comunicazione virtuale e che investe su Meta 84.013 euro, nell'arco temporale che va dal 2 giugno al 30 agosto. Di cui "54.813 euro per i 69 post sulla sua pagina personale 'Matteo Salvini', mentre sono costate 29.200 euro le altre 14 sponsorizzazioni nella pagina del partito 'Lega Salvini Premier'", spiega Wired che ha effettuato l'analisi sui dati dei due social.
I temi viralizzati sono sempre quelli identitari e utili a catalizzare il voto. Uno degli ultimi post dedicati al tema dell'immigrazione, molto cara al Carroccio, ha superato il milione di visualizzazioni con un'inserzione compresa tra i 1.500 e i 2.000 euro.
Meloni spende la metà rispetto a Salvini
Giorgia Meloni, che stando ai sondaggi potrebbe diventare primo partito alle prossime elezioni, si accontenta di spendere la metà rispetto al leader della Lega. Fratelli d'Italia punta principalmente sul profilo del partito sul quale ha investito 29.200 euro per 14 inserzioni. Silvio Berlusconi e Forza Italia non sembrano puntare troppo sulla comunicazione social, tanto che tra la quotidiana pillola di programma della pagina del fondatore, un post di Tajani e la promozione della pagina dedicata ai senatori, la spesa complessiva è 8.519 euro.
Il Pd investe poco meno della Lega
Il Partito Democratico punta su entrambi i social e investe nel solo mese di agosto 35.350 euro in 111 post, "appena 6 mila euro in meno rispetto a quelli spesi da Salvini per quasi la metà dei contenuti" nota Wired. Ma se si fa riferimento allo stesso periodo considerato per gli altri l'esborso sale a 47.194 euro, di cui ben 35 nell'ultimo mese. I post scelti da Letta però non sono andati oltre le 400-500mila visualizzazioni.
Calenda e Renzi uniscono le forze ma conducono campagne social differenti. Il secondo, prima del cartello elettorale con il segretario di Azione, aveva speso 3.617 euro per due post, mentre da quando Calenda ha preso le redini, anche la campagna social ha puntato su di lui: 5.946 euro in 15 post per la sua pagina personale, più 3.119 euro per altre 9 pubblicazioni sul profilo di Azione per un totale di 9.065 euro.
M5S e Di Maio non spendono per i social
Chi invece ha deciso di non spendere un euro per la campagna elettorale sulle piattaforme Meta, puntando esclusivamente sui post gratuiti è il presidente del M5S Conte, forse forte di una invidiabile popolarità. Ma anche l'ex pentastellato Di Maio con il suo partito Impegno Civico non ha messo un euro nella campagna.
Investimenti anche per l'Italexit di Paragone e Più Europa: il primo spende 9.164 euro dall'inizio di giugno, il secondo spende poche centinaia di euro per promuovere il proprio simbolo (tra i 200 e i 299). 5.531 euro investiti invece da Coraggio Italia per 61 post.