Arrestato a Parigi il fondatore e ceo di Telegram: le accuse sono pesantissime
Pavel Durov, il fondatore e ceo di Telegram, è stato arrestato sabato sera mentre scendeva dal suo jet privato all'aeroporto di Le Bourget, a Parigi. Durov, franco-russo, 39 anni, stava arrivando dall'Azerbaigian, accompagnato dalla sua guardia del corpo e da una donna, quando è stato raggiunto dai gendarmi della GTA (Air Transport Gendarmerie). Nei suoi confronti era stato spiccato un mandato di perquisizione dalla direzione nazionale della polizia giudiziaria francese emesso sulla base di un'indagine preliminare dalle quale sarebbero emerse accuse molto pesanti: la nota piattaforma sarebbe complice di pedofilia, frode e traffico di droga.
Secondo quanto riferito dai media francesi Durov è stato posto in custodia sulla base di un mandato della Giustizia francese che ritiene che l’assenza di moderazione, di cooperazione con le forze dell’ordine e degli strumenti offerti da Telegram (numero usa e getta, criptovalute, ecc.) lo renda complice del traffico di droga, dei reati contro i minori e delle frodi. Dovrebbe essere portato davanti al giudice istruttore nelle prossime ore.
Pavel Durov a soli 36 anni è una star internazionale nel mondo digitale, con un patrimonio stimato di ben 3,4 miliardi di dollari. Il fermo in Francia non è però la sua prima battuta di arresto. Negli Stati Uniti la Sec, la Securities and Exchange Commission americana, ha bocciato il suo progetto di sviluppare una nuova criptovaluta da utilizzare su Telegram. In Russia è invece da tempo in contrasto con Vladimir Putin. Dissidi che lo hanno spinto a lasciare il suo paese, a stabilirsi a Dubai e a girare il mondo con un passaporto di Saint Kitts e Nevis.