Il Museo di Auschwitz costringe Elon Musk alla resa: la marcia indietro di X su un post contestato
X (nuovo nome del social network Twitter) ha rimosso un post che negava l'Olocausto dopo le critiche del Museo di Auschwitz. La piattaforma di Elon Musk aveva inizialmente affermato che il post non infrangeva le sue regole. Il Museo di Auschwitz non si è però dato per vinto e ha costretto X a fare marcia indietro e a rimuovere il contenuto contestato. Il post offensivo era una risposta a quello del museo su una bambina ebrea di tre anni uccisa nelle camere a gas di un campo di concentramento. Il post ha definito la sua morte una "fiaba".
La vicenda conferma i problemi della nuova gestione dell’ex Twitter che spesso e volentieri si trova al centro di polemiche per la presenza sempre più massiccia di contenuti che incitano all'odio. Elon Musk (che come noto si descrive come un assolutista della libertà di parola) respinge le accuse ma alcuni fatti sono oggettivi. Il team responsabile della sorveglianza dei contenuti della piattaforma è stato ridotto dopo l'ingresso del fondatore di Tesla e un numero sempre maggiore di utenti sta abbandonando X in segno di protesta. Eventi che hanno spinto lo stesso Musk ad essere pessimista. In un recente post il tycoon di origine sudrafricana ha ammesso che X potrebbe anche fallire.