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Quanti soldi vorresti per rinunciare all'uso dei social per un anno? Uno studio rivela quanto vale in media la dipendenza

Il 47% degli intervistati (dunque quasi la metà) rinuncerebbe solo per una somma superiore ai 3 mila euro. Ben il 13% solo per una somma superiore ai 10 mila euro

Michael Pontrellidi Michael Pontrelli   
Quanti soldi vorresti per rinunciare ai social? Uno studio rivela quanti euro vale in media la dipendenza
Foto Ansa

I social media fanno ormai parte della nostra vita. Sono stati accolti con grande entusiasmo e la crescita esponenziale degli utenti delle principali piattaforme (Facebook, Twitter, Instagram, WhatApp, TikTok solo per citare le più importanti) ne è la prova incontestabile.

Ma da qualche tempo, soprattutto nella fasce della popolazione più matura, sta crescendo il disagio. La consapevolezza che l’utilizzo dei social media è andato oltre ogni ragionevole livello. La consapevolezza del lato oscuro del fenomeno che senza tanti giri di parole può essere definito con un solo termine: dipendenza.

Una conferma arriva da un interessante studio sponsorizzato da Passport-Photo.Online eseguito su in campione internazionale con un grado di affidabilità statistica del 95%. Una fotografia dunque credibile sul rapporto esistente oggi tra persone e social media.

I risultati indicano l’esistenza di una vera e propria emergenza. Ben l’84% delle persone intervistate ha riconosciuto che le piattaforme sociali creano dipendenza. Il 70% ha notato una riduzione della soglia di attenzione. Addirittura il 78% ha invece ammesso di essere diventato invidioso delle vite altrui.

Affianco a questi dati oggettivamente negativi esistono però anche gli aspetti positivi. Il più importante è ovviamente quello legato alle relazioni. L’83% cita proprio questo aspetto come principale beneficio dei social. Non è un caso dunque che il 37% delle persone ha passato più ore sui social da quando è scoppiata la pandemia e si è diffuso lo smart working.

Complessivamente la stragrande maggioranza degli utenti (80%) valuta positivamente le piattaforme sociali. Questo dato è molto interessante se confrontato con l’84% relativo alla consapevolezza che i social creano dipendenza.  La maggior parte delle persone sa che esiste un lato oscuro (e potenzialmente pericoloso) ma alla fine ritiene che sia un rischio che vale la pena correre. E questa in fondo è la vera forza dei social network e il motivo per cui difficilmente usciranno dalle nostre vite. Sono qui per rimanerci.

La domanda più curiosa della ricerca riguarda una ipotetica rinuncia al loro utilizzo per un anno in cambio di soldi. Il 47% (dunque quasi la metà) rinuncerebbe solo per una somma superiore ai 3 mila euro. Il 31% (quasi un terzo) per una somma superiore ai 5 mila euro e ben il 13% solo per una somma superiore ai 10 mila euro. Per meno di 1000 euro rinuncerebbe solo il 36%.

Numeri inequivocabili: non solo la stragrande maggioranza (80%) ha un giudizio positivo ma a questo è associato anche un vero e proprio valore economico di non poco conto.

Il dato non è una sorpresa perché  tutte le dipendenze (di qualsiasi tipo esse siano) hanno un prezzo. E’ la conferma che le denunce arrivate dal mondo scientifico o da docufilm come The Social Dilemma di Jeff Orlowski (visibile su Netflix) sono assolutamente fondate.

Le piattaforme sono appositamente progettate e sviluppate per far produrre al nostro cervello dopamina ovvero un neurotrasmettitore che crea stati di benessere transitori. Le notifiche e i like (solo per fare un esempio) svolgono questa funzione.

La  consapevolezza dell’esistenza di questi meccanismi è positiva ma (come dimostrano i numeri dello studio) purtroppo da sola non basta per spingere le maggioranza delle persone verso un utilizzo più responsabile e maturo dei social.

Michael Pontrellidi Michael Pontrelli   
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