Boom delle truffe telefoniche che clonano la voce di un parente con l’intelligenza artificiale
L’allarme è stato lanciato negli Stati Uniti ma non passerà molto tempo prima che il fenomeno si manifesti anche in Italia. Ecco come difendersi
La Federal Trade Commission (FTC) è la potente agenzia governativa americana che ha il compito di promuovere la concorrenza e proteggere i consumatori dalle pratiche commerciali sleali e ingannevoli.
Pochi giorni fa ha lanciato un allarme che ha sconvolto milioni di americani: i criminali informatici stanno utilizzando l’intelligenza artificiale per replicare le voci di amici e parenti ed estorcere denaro.
"Tutto ciò di cui il truffatore ha bisogno – ha spiegato l’FTC – è una clip audio della voce del familiare e un programma di intelligenza artificiale capace di clonarla”.
Le clip audio possono essere recuperate facilmente dai contenuti pubblicati online, per esempio i video pubblicati sulle piattaforme social.
Per quanto riguarda invece le applicazioni di intelligenza artificiale, l'elenco di quelle capaci di clonare una voce è ormai già lungo. Tra i programmi più noti figurano Murf.ai, Beyondwords, Play.ht voice cloning, Resemble.ai, Reespecher.
L'utilizzo di queste piattaforme è semplice. Terminato l’addestramento attraverso l’utilizzo della clip audio recuperata online è possibile far ripetere all’intelligenza artificiale qualunque cosa si voglia semplicemente inserendo il testo (copione) desiderato.
Niente di particolarmente complesso dunque e questo spiega perché l’FTC sta ricevendo migliaia di segnalazioni da parte dei cittadini americani. Non è difficile prevedere che non passerà molto tempo prima che il fenomeno si diffonda anche in Europa e in Italia.
Come difendersi? Le indicazioni dell’agenzia americana sono chiare e semplici: se qualcuno che suona come un amico o un parente chiede denaro e desidera essere pagato tramite bonifico bancario o criptovaluta è assolutamente necessario riattaccare e richiamare la persona per verificare la storia.
Niente di diverso dunque dalle tecniche di difesa utilizzare contro il phishing via email. Anziché rispondere al messaggio fornendo dati personali è sempre preferibile chiamare la propria banca (o fornitore di servizi) per verificare che la comunicazione sia vera.