Perché la UE compra 1.8 miliardi di dosi per 600 milioni di abitanti.

Perché Ursula Von Der Leyen guarda avanti. I contratti devono essere pronti prima del disastro altrimenti poi i prezzi cambiano di giorno in giorno. Ogni paese più ricco che vuole proteggere i propri cittadini fa scattare l’asta automatica dei prezzi.
Ricordo con orrore la prima ondata. Fummo coinvolti nell’acquisto delle mascherine e la tragedia che ogni prezzo di ogni singola parte della filiera aumentava di prezzo di ora in ora. Poi il governo cinese metteva sul mercato 2 o 3 miliardi di pezzi di mascherine e i prezzi crollavano.
Ma i prezzi crollavano in Cina per le mascherine, ma schizzavano alle stelle i prezzi del trasporto. Per mantenere il prezzo stavano in dogana giorni in attesa di un cargo libero. Non era vita. Coinvolto da un sedicente imprenditore italiano che d’impresa capiva solo gli scontrini fiscali. Dicono che si chiama esperienza.
La Von Der Leyen non vuole incappare in questo, contratta prima per essere sicura di non rimanere scoperta e noi con lei. La dose non si capisce mai se singola o già doppia. Comunque comprare tre volte le dosi della popolazone residente conferma che dovremo vaccinarci per gli anni a venire.
Come concetto sarà come farsi l’antinfluenzale, solo che il Covid ha difficoltà a sviluppare gli anticorpi sia con la malattia che con il vaccino. Probabilmente vivremo con due piani vaccinali l’anno per l’intera popolazione. Sarà un lavoro enorme e continuo sia per i governi che per la popolazione.
Prepariamoci a vaccinarci due volte l’anno e sottoporci almeno a 4 test anticorpali l’anno.
Il problema del Covid-19 è che gli anticorpi non durano anche se fai la malattia, quindi saranno quelli che dovranno essere tenuti d’occhio.
Sergio d’Arpa
Klinik Sankt Moritz AG
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