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Moriremo centenari ma a quale prezzo? E soprattutto, chi pagherà i costi?

La vita media negli ultimi 30 anni è aumentata di quasi 10 anni

Sergio d'Arpadi Sergio d'Arpa   
Moriremo centenari ma a quale prezzo e soprattutto a carico di chi.

La vita media negli ultimi 30 anni è aumentata di quasi 10 anni. Dai 73 anni del 1993 agli oltre 81anni del 2019. Nel 2021 c’è stata una flessione verso gli 80 tondi tondi.

Dati ufficiali ISTAT, ma come sappiamo le statistiche hanno un sapore strano nella nostra vita, scontrandosi con il nostro vissuto. Quante volte sentiamo di persone giovani che muoiono per malattia o incidente?

Quanti nonni, ma soprattutto nonne, conosciamo che veleggiano sopra i 90 anni?

Sono nato alla fine degli anni 60, un boomer, una delle generazioni più sfigata della storia dell’umanità. A scuola eravamo 30 in classe, abbiamo cominciato a parlare di sesso è arrivato l’AIDS.

Abbiamo iniziato a parlare di politica è crollato il muro di Berlino, abbiamo iniziato a cercare lavoro è arrivata mani pulite.

Abbiamo iniziato a brillare con la new economy è arrivata la bolla, le torri gemelle, la crisi dei subprime ed infine il Covid. Quando c’è stata l’invasione dell’Ucraina abbiamo acceso un lungo sigaro e abbiamo detto: Godiamoci questo nuovo spettacolo.

Ormai siamo consumati sopravvissuti.

Una cosa che ci è sempre stata detta è: “non avrete la pensione”. Siamo cresciuti con questa certezza, nel frattempo la medicina faceva passi da giganti e ci faceva vivere sempre più a lungo.

Quindi a meno di 20 anni dalla pensione ci ritroviamo potenziali centenari senza la pensione.

Ci vuole un nuovo sigaro.

Anzi dovrebbero essere parecchi sigari, considerando le statistiche sull’accorciamento della vita grazie al fumo. In questo caso potremmo iniziare anche a bere con il doppio effetto: obnubilarci e ridurre gli anni di vita.

Solo che per fumo e alcool non si muore per fumo e alcool, ma per patologie devastanti che rischiano di pesare sulle casse economiche della nostra famiglia. Non solo per pagarci le cure ma soprattutto per essere aiutati da una badante.

Il grande dramma è perdere le facolta cognitive, diventare fantasmi dentro casa propria. Purtroppo il fantasma classico ha più charme.

Il 3% del PIL degli Stati Uniti viene perso dalla riduzione di ore lavorative delle famiglie che devono accudire un famigliare colpito da ictus. Purtroppo alle volte la morte non è il peggiore degli scenari.

Spaventata?

Il vero problema è che l’80% di questi problemi si risolve con un corretto stile di vita, non fumando, non bevendo, movimento e una dieta sana. Così camperemo 100 anni.

Chi sarà disposto a pagarci le cure per 40 anni dopo la pensione?

Nessuno.

Nessun sistema sanitario nazionale pubblico o privato si è mai trovato a giocare una partita con un banco così grande: il banco è già saltato.

I medici nuovi non ce ne sono, i medici anziani distanziano la pensione, ma un medico non può avere un grosso carico di lavoro. Quindi se stai bene ci sarà un medico disposto a seguirti altrimenti sei abbandonato e sarai costretto ad andare al pronto soccorso ogni volta che ne avrai bisogno.

Pronto soccorso dove gli anziani malati e poveri bivaccheranno per non tornare ogni due giorni.

“Ecco quello che volevano distruggere il pubblico per far passare il privato!”

Mi dispiace il privato vivendo per fare business dopo i 65 anni non assicura più nessuno.

Le prestazioni saranno a carico tuo. Scoprirai quanto costa un emocromo, pagherai il prezzo che paga il sistema nazionale.

Nessuno capisce gli anni di attesa per una TAC.

La TAC è pronta, bella e disponibile per te, adesso. Solo che chi paga, il Servizio Sanitario Nazionale, offre un limite di budget di X soldi. Questo cambia da regione a regione.

X soldi immaginiamo corrispondano a 4 pazienti a settimana. Sei il 160° della lista? Sono 16 pazienti al mese, al decimo mese c’è il tuo turno.

“Perché se pago salto la fila?

Non c’è nessuna fila! Il Budget del SSN copre mensilmente una parte minima delle ore in cui la TAC è disponibile. L’ente convenzionato può ricevere massimo quel pagamento mensile. Qundi la “coda” viene spalmata in più mesi/anni per farsi pagare dalla regione di competenza.

Non c’è nessuna coda alla risonanza magnetica, mancano i soldi nel cassetto.

In un’ottica di budget regionale sanitario, se tu muori è un risparmio. Quindi cure ritardate, risparmio assicurato. E vissero tutti felici e contenti, insomma.

Torno con le soluzioni nei prossimi articoli.

Stats stroke in EU

AppHealthStore.com device & App di medicina digitale con i loro specialist 

kliniksanktmoritz.ch la prima clinica mondiale completamente digitale

longevitytwin.com  longetivity magazine English version

ISTAT

http://dati.istat.it/index.aspx?queryid=7283

Ricerche sul costo dell’ictus (stroke)

https://journals.sagepub.com/doi/full/10.1177/2396987319883160

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34986727/

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/7885589/ 

https://bmcpublichealth.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12889-021-12400-5

https://www.ahajournals.org/doi/full/10.1161/STROKEAHA.115.008226

https://journals.sagepub.com/doi/full/10.1177/2396987319883160

 

 

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