Nel 2021 gli NFT sono diventati il nuovo eldorado nel mondo degli investimenti. Dalle vendite milionarie di opere d’arte digitali all'ingresso di celebrità e grandi marchi nel mercato, sembrava che gli NFT fossero destinati a rivoluzionare il concetto di proprietà e di collezionismo. Il clamore si è spento nel 2022 e la bolla si è sgonfiata ma potrebbe risvegliarsi grazie a Donald Trump che punta sugli NFT per conquistare consenso.
Facciamo però un passo indietro per ricordare brevemente cosa sono gli NFT. Il nome è l’acronimo di Non Fungible Token ovvero certificati digitali unici che attestano la proprietà di un oggetto digitale, come un’opera d’arte o un brano musicale, grazie alla tecnologia blockchain.
La moda degli NFT è esplosa all'inizio del 2021, quando il quadro digitale "Everydays: The First 5000 Days" dell’artista Beeple è stato venduto all’asta per 69,3 milioni di dollari. Il co-fondatore di Twitter Jack Dorsey ha invece venduto l’NFT del suo primo tweet per 2,9 milioni di dollari. Queste vendite hanno attirato l'attenzione globale degli investitori e hanno portato all’esplosione del fenomeno con la creazione e il lancio sul mercato di un numero incredibile di NFT.
La bolla ha iniziato a sgonfiarsi nel 2022, con un calo significativo delle vendite e dei prezzi. Il fenomeno è praticamente finito nel dimenticatoio ma potrebbe rivitalizzarsi grazie a Donald Trump. Il candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti ha messo in vendita una serie di collezioni di NFT ovvero una serie di carte digitali che lo ritraggono nei panni di un supereroe, di un pugile e anche a cavallo di una motocicletta. Gli NFT sono in vendita a 99 dollari l'uno.
In una delle carte digitali più note Trump ha in mano una palla con il logo del bitcoin, svelando quale è il vero obiettivo dell’operazione: corteggiare gli investitori cripto. Operazione che sta facendo da tempo in tanti modi diversi. L’ex presidente ha definito bitcoin una rivoluzione paragonabile all’acciaio e ha promesso che lo porterà sulla luna.
Parole al miele per i 67 milioni di americani che investono in criptovalute e che magari possiedono anche NFT ormai privi di valore dopo lo scoppio della bolla. Una grossa fetta della popolazione che può risultare decisiva nella corsa alla Casa Bianca.