Rapporto Censis, l'IA va regolata italiani cauti

Rapporto Censis, l'IA va regolata italiani cauti
di Ansa

(ANSA) - ROMA, 08 GIU - L'intelligenza artificiale è utile, ma va regolata. È il giudizio degli italiani, ancora molto cauti secondo quanto emerge dal 3 Rapporto Censis, con Wind Tre sulla connettività. Il 46,3% dei cittadini la considera una opportunità, il 37,6% una minaccia, il 16,1% non sa che cosa pensare. Dallo stesso rapporto emerge che per l'88,7% degli italiani la connettività a internet è un diritto sociale, come la sanità o la previdenza. Per il 46,2% la copertura dei costi dovrebbe avvenire per mezzo di un contributo dei grandi generatori di traffico, come Google e Meta.

Riguardo l'IA, invece, i giudizi sugli impatti sono più positivi tra i giovani (il 55,3% la considera una opportunità) e tra i laureati (59,2%). Il 61,6% degli italiani auspica per il momento una sorta di moratoria: ritiene opportuno bloccare, almeno per un periodo, le ricerche sull'IA per concordare le regole in grado di evitare eventuali problemi relativi alla gestione dei dati e alla generazione di notizie false. Tra i più cauti, figurano soprattutto gli anziani (83,1%), le persone in possesso di bassi titoli di studio (71,4%) e le donne (64,8%). Del resto, l'81,6% degli italiani ritiene urgenti leggi chiare e regolamenti precisi per evitare che lo sviluppo delle tecnologie digitali metta nelle mani sbagliate strumenti molto potenti. Solo l'8,4% è contrario a introdurre regole stringenti e il 10,1% non si è formato una opinione in proposito. Sul rischio apocalittico che l'IA si emancipi dagli umani e inizi a operare in autonomia, gli italiani si dividono: il 38,4% la ritiene una ipotesi plausibile, il 40,1% crede che sia impossibile, il 21,5% non ha una opinione in merito. (ANSA). .