Ragazzi persi senza social, ma temono furto dei contenuti

Ragazzi persi senza social, ma temono furto dei contenuti
di Ansa

(ANSA) - ROMA, 07 FEB - Il 27% è ansioso o agitato senza l'utilizzo dei social, mentre il 22% si sentirebbe addirittura perso. Ma più del 70% prova un 'forte timore' rispetto al fatto che i dati che condivide quotidianamente online, come gli aggiornamenti sui canali social, la navigazione nel web e le tracce di dati di utilizzo di Internet e degli smartphone, vengano 'rubati' cioè utilizzati senza consenso. Sono alcuni dei dati del report "Tra realtà e Metaverso. Adolescenti e genitori nel mondo digitale" realizzato da Telefono Azzurro in collaborazione con Doxa Kids, condotto su un campione di 804 genitori e 815 giovani tra i 12 e i 18 anni. Il documento è stato presentato a Milano in occasione dell'imminente Safer Internet Day, la giornata mondiale dedicata all'uso consapevole e responsabile di Internet. Il rapporto complessivamente registra un aumento delle preoccupazioni, condivise da genitori e adolescenti, circa gli effetti negativi che possono scaturire da un'esposizione eccessiva agli schermi digitali dei giovanissimi, il 50% dei quali sta sui social e chatta 2-3 ore giorno. Un dato in crescita rispetto al 2018 quando erano il 43%. Ben il 14% degli intervistati passa sui social e chattando dalle quattro alle sei ore al giorno e un 3% è sempre connesso. Nonostante l'utilizzo quotidiano dei device, non sempre i giovani utenti sono totalmente consapevoli di come evitare i pericoli, controllarli o segnalarli. A quasi un ragazzo su due è capitato di incappare online in contenuti poco appropriati e il 25% è rimasto turbato e impressionato. Per i ragazzi tra i rischi che si corrono online "il più probabile" è di essere contattati da estranei adulti (65% dei casi, percentuale che si innalza al 70% se si prendono in esame solamente le ragazze e i più piccoli, dai 12 ai 14 anni). Seguono il bullismo (57%), oversharing di dati personali (54%), la visione di contenuti violenti (53%) o sessualmente espliciti (45%), l'invio di contenuti di cui ci si potrebbe pentire (36%), le spese eccessive (19%), il gioco d'azzardo (14%). (ANSA).