Le figurine dei calciatori del Bayer Monaco vanno all'asta su blockchain grazie ai cosiddetti token non fungibili

I Non Fungible Token (NFT) stanno iniziando a rivoluzionare il settore del collezionismo grazie alle loro caratteristiche uniche

Le figurine dei calciatori del Bayer Monaco vanno all'asta su blockchain grazie ai cosiddetti token non fungibili

Token non fungibili. Questa parola di difficile comprensione potrebbe rivoluzionare completamente il mercato del collezionismo. 

Per poterne spiegare il funzionamento senza scendere in dettagli tecnici è necessario chiedere al lettore di fidarsi di chi scrive. Ma il bello delle tecnologie decentralizzate open source, come quella su cui si basano i Non Fungible Token (NFT), è che chiunque volendo può andare a controllare di persona, se sa come farlo. 

In altre parole la loro caratteristica fondamentale, che li rende perfetti per il collezionismo, è proprio il fatto di essere trustless, ovvero di non richiedere fiducia: è tutto verificabile, pubblicamente, da chiunque. La verifica però non è semplice, e  richiede una buona dose di conoscenze tecniche, pertanto gli utenti comuni in genere non sono in grado di farla. Tuttavia basta chiedere aiuto ad una qualsiasi persona un po' esperta per poter andare comunque a verificare di persona. 

Il punto chiave è che questi NFT sono assolutamente unici: non ne esistono due uguali, e questo è verificabile pubblicamente da chiunque con un qualsiasi blockchain explorer. 
Infatti sono token emessi su blockchain pubbliche (in genere quella di Ethereum), costituiti da un codice univoco. Ad ogni singolo codice corrisponde un singolo token, con determinate caratteristiche. 

Pertanto ad esempio associando un singolo token NFT con precise caratteristiche ad un oggetto fisico avente quelle stesse determinate caratteristiche, il token lo rappresenta in modo univoco. Per effettuare l'associazione è sufficiente apporre il codice identificativo del token sull'oggetto, ad esempio con un QR code, in modo da renderne verificabile l'unicità e l'autenticità sulla blockchain. 

A dire il vero limitarsi a scrivere il codice univoco del token sull'oggetto non certifica che l'oggetto sia stato effettivamente associato al token dal produttore, perchè chiunque potrebbe fare altrettanto, ma esiste una soluzione anche a questo problema. Infatti grazie ad appositi microchip, molto piccoli ed economici, è possibile "firmare" l'oggetto con una firma non replicabile e verificabile da chiunque, e che può essere stata registrata nel microchip solo dal creatore del token. In questo modo c'è la certezza pressochè assoluta, e verificabile, che quel microchip sia stato associato al token NFT solamente da chi ha creato lo stesso token. 

Immaginate cosa si potrebbe fare con un sistema del genere. 

Una prima cosa è già stata fatta: l'emissione di particolari figurine in edizione limitata speciale dei calciatori del Bayer di Monaco acquistabili online. In questo modo chi le compra sa con certezza di aver acquistato esemplari unici, con un preciso grado di rarità verificabile pubblicamente da chiunque. 

Anzi, a dire il vero non è nemmeno la prima volta che le figurine vanno su blockchain grazie agli NFT, perchè anche la stessa mitica azienda italiana Panini, celeberrima produttrice di figurine, ha iniziato ad emettere NFT su blockchain per certificare l'autenticità e la rarità di alcune sue figurine

Ma non è solo il settore delle figurine quello che sta iniziando ad utilizzare in massa gli NFT. Ad esempio anche nel settore dei giochi collezionabili c'è chi ha intuito le potenzialità di questa nuova tecnologia e sta iniziando ad usarla, tanto che in realtà si sta diffondendo anche in molti altri settori legati al collezionismo. Anche il settore dei beni di lusso ad esempio potrebbe utilizzare gli NFT per certificare l'unicità e l'autenticità dei propri prodotti, in modo da contrastare la contraffazione. 

Quella dei token non fungibili si annuncia come una vera e propria rivoluzione per il mercato degli oggetti da collezione, e potrebbe essere la prima vera e propria applicazione su vasta scala della tecnologia della blockchain al di fuori dell'ambito strettamente finanziario. E questa rivoluzione, a quanto pare, è già anche iniziata.