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Lavoro, competenze digitali avanzate contano più della laurea

di Ansa   
Lavoro, competenze digitali avanzate contano più della laurea

(ANSA) - TRENTO, 19 FEB - Le competenze digitali avanzate aumentano la possibilità di trovare lavoro, sia per ruoli manageriali sia tecnici, con effetti rispettivamente del +7,6% e del +6,7%, influenzando la valutazione dei reclutatori più del possesso della laurea (+3%,). Lo rivela una indagine comparata tra Italia, Germania e Regno Unito condotta da Fbk e Università di Trento. Lo studio dice anche nel Regno Unito le capacità informatiche contano più della laurea, mentre il titolo terziario paga ancora in Germania e, soprattutto, in Italia (4,58%). Le competenze digitali devono andare ben oltre l'uso aziendale dei sistemi operativi, dei social network e di internet: devono essere "abilità specifiche".

Tra queste, l'indagine individua la capacità di usare linguaggi di programmazione avanzata, di utilizzo di software scientifico-statistici, di gestione di progetti e social media, di piattaforme di cloud computing e di tecnologie di elaborazione dei Big data, di conoscenza di algoritmi, strutture dati e basi dei sistemi distribuiti. I gruppi di lavoro del Centro per la ricerca valutativa sulle politiche pubbliche della Fondazione Bruno Kessler (Fbk) e del Dipartimento di sociologia e ricerca sociale dell'Università di Trento hanno coinvolto per ciascun oltre 700 reclutatori e dirigenti del ramo delle risorse umane ai quali è stato chiesto di giudicare quattro diversi profili professionali e tre differenti livelli di padronanza delle competenze digitali (avanzato, intermedio e base). "Lungi dal creare disoccupazione tecnologica, l'innovazione e le competenze digitali aiutano a creare lavoro qualificato e a favorire il matching fra domanda e offerta di lavoro", ha osservato Paolo Barbieri, professore di sociologia economica all'Università di Trento e coordinatore Csis, promotore della ricerca, assieme al professor Antonio Schizzerotto. "Entro il 2030 l'intelligenza artificiale varrà il 3,5% del Pil mondiale, mentre aumenteranno i posti di lavoro in settori quali artificial intelligence, big data, coding, cybersecurity, internet of things e sviluppo di applicazioni mobili", ha sintetizzato Alessio Tomelleri, ricercatore di Fbk-Irvapp. (ANSA). .

di Ansa   
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