Didattica a distanza: YouTube è il tuo alleato

YouTube si configura come una biblioteca multimediale: in questo può essere il tuo alleato per la didattica a distanza

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Se non ti senti in grado di stare di fronte ad una videocamera, YouTube è il tuo alleato per la didattica a distanza

Questo periodo particolare sta sconvolgendo non solamente le nostre abitudini di vita quotidiana, ma anche il nostro modo di concepire la nostra attività professionale.
In particolare le scuole sono le più coinvolte, in quanto i docenti si stanno trovando di fronte ad un’esigenza poco sperimentata prima d’ora: la didattica a distanza.
E con essa i dubbi e le criticità che emergono in una didattica online non ragionata con anticipo, tra cui la necessità di produrre delle lezioni per cui l’elemento video risulta essere la componente principale, non a torto in quanto stiamo parlando di una popolazione, quale dei ragazzi del 2020, poco avvezza alla lettura e molto abituata alla dinamicità del multimediale.
In realtà si tratta di una necessità più percepita che reale: la brutta notizia è che il video è parte fondamentale di una lezione, anche online, la bella notizia è che non necessariamente dovete essere voi i protagonisti del video: YouTube può essere un valido alleato.

La necessità del video in una didattica a distanza

Prevedere l’inserimento di video o, meglio ancora, di contenuti multimediali nel vostro insegnamento online è molto importante non solamente per via della popolazione a cui ci stiamo facendo riferimento, ossia le nuove generazioni, ma anche per via di come è strutturata la nostra mente e il nostro apparato cognitivo.

Noi non siamo nati sapendo leggere e scrivere, ma lo abbiamo imparato strada facendo e per farlo abbiamo bisogno di farlo con consapevolezza.
Lo sanno benissimo gli esperti del settore che leggere e scrivere è un’abilità che si acquisisce con fatica e difficoltà, sebbene sia una capacità fondamentale nella nostra Società.
In Natura noi siamo fatti per parlare, ascoltare e vedere: sono queste le basi della nostra comunicazione primordiale e che richiede meno risorse cognitive.
In questo contesto la scrittura è uno strumento che ci permette di trasmettere il sapere al di là del tempo e dello spazio e con minor numero di distorsioni.

Inoltre nonostante i progressi dell’evoluzione dell’Essere Umano la trasmissione del sapere per via orale rimane una via di eccellenza per l’apprendimento, prova ne è che anche quando studiamo un manuale sentiamo comunque il bisogno di un essere umano che ci spieghi cosa stiamo leggendo: in questo modo il nostro apprendimento ne risulta rinforzato.
Altro elemento da tenere in considerazione è che il multimediale ci permette di attivare altri sensi che potenziano il nostro studio, migliorano la nostra comprensione, elaborazione e ritenzione.
E’ infatti più volte stato dimostrato che possiamo sistemare l’efficacia di un apprendimento lungo una linea che parte dal testo, passa per la spiegazione e quindi video e audio, e si completa se abbiamo la possibilità di sperimentare.

Non tutti siamo nati per fare televisione

Tuttavia non siamo tutti nati per fare televisione.
Vuoi perché siamo timidi, ci sentiamo poco adeguati, non siamo a nostro agio di fronte ad una videocamera, o perché preferiamo l’intimità che ci garantisce la produzione scritta, sono numerose persone le persone che si bloccano di fronte all’idea di registrare un video, anche quelle persone che sono abituate a parlare in pubblico e in situazioni ben più caotiche.
Esatto proprio come gli insegnanti.

E in alcuni casi questa preoccupazione ha anche dei fondamenti più concreti se parliamo di video trasmessi in digitale.
Infatti in questi giorni si sono già verificati i primi casi in cui gli studenti hanno registrato di nascosto la spiegazione del professore, oppure hanno ripreso il video di una spiegazione del loro professore, e l’hanno ripubblicata aggiungendo commenti sgradevoli, talvolta sfocianti nel cyberbullismo.
Allora ecco che un insegnate è stato preso in giro per la maglietta, oppure perché appariva titubante di fronte all’obbiettivo.
Questo non giustifica simili atteggiamenti, ma tant’è le cose stanno così in una Scuola, quella italiana, che non è ancora strutturata per una didattica online, né i nostri ragazzi presentano questa forma mentis.
Al di là della mancanza di rispetto in sé, cosa già grave, l’insegnante coinvolto rischia di perdere autorevolezza di fronte ai suoi alunni, situazione che sarà poi molto difficile recuperare.

In caso di indecisione YouTube è il vostro migliore alleato

La buona notizia arriva nel momento in cui separiamo l’obiettivo di un contenuto multimediale dalla produzione dello stesso.
Nel caso delle lezioni online la vera finalità di un contenuto multimediale è che spieghi bene l’argomento in modo comprensibile per i ragazzi, punto.
Tutto il resto è strumentale a raggiungere questo obiettivo.
Acquisendo questa forma mentis ci accorgiamo che di conseguenza non è necessario che di fronte allo schermo ci siamo noi, ed è qui che ci arriva in salvezza YouTube.
Esatto: proprio quello YouTube tanto condannato dagli adulti perché ritenuto responsabile dello scarso studio e rendimento dei nostri ragazzi.

Ma per arrivare a questa consapevolezza dobbiamo operare un cambiamento di mentalità e analizzare YouTube per quello che è realmente oggi.
Infatti se immaginate YouTube come ad una piattaforma in cui la gente mette video siete fuori strada.
Oramai YouTube è la televisione dei nostri ragazzi e non solo, e nel corso degli anni si è sviluppata ad un livello tale che potremmo definirla l’enciclopedia video del Mondo, grazie a tutti gli utenti che ogni giorno riversano il loro sapere nella piattaforma.

La vera natura di YouTube

Se pensate ad un argomento qualunque molto probabilmente su YouTube c’è qualcuno che ve ne parla.
Esistono canali gestiti dalle Università oppure dai singoli docenti, o ancora ragazzi universitari che spiegano gli argomenti ai ragazzi più giovani di loro, e così via.
E se non trovate un canale interamente dedicato all’argomento che vi serve, sicuramente troverete almeno un singolo video che ve ne parla.
Infatti YouTube non è semplicemente una piattaforma video, ma nel tempo si è configurato come un vero e proprio motore di ricerca del multimediale, tanto che si posiziona come il secondo motore di ricerca più utilizzato nel Mondo…dopo Google…
E non è un caso che la stessa Google (ebbene sì, qui si gioca in casa) implementa i video nel suo motore di ricerca principale.

Perché allora non approfittarne?
Fate un esperimento: cercate la vostra materia e sicuramente ne rimarrete stupiti.
Potete avvantaggiarvi di canali che sono delle vere e proprie redazioni stampa e televisive, oppure Youtubers indipendenti che possiedono quasi veri e propri studi televisivi e che trascorrono ore per montare un video divulgativo, e che sono più avvezzi a stare di fronte ad una videocamera rispetto a voi.
Questo non andrà a minare la vostra figura di insegnanti, perché sappiamo benissimo che un video non basta se poi gli alunni non hanno la possibilità di fare domande e chiedere ulteriori spiegazioni, ed è qui che entrate in campo voi in quanto insegnanti.
Adottando questa strategia il video di YouTube non sarà un sostituto del docente, perché mai potrà esserlo, ma sarà il vostro strumento, il vostro libro di testo multimediale.