Gli altri modi (più sicuri) per far fare a tuo figlio acquisti online e perché
Come usare le carte di credito e le gift cards per gli acquisti in-app di tuo figlio per scopi educativi: quali soluzioni migliori e perché

Regalare un cellulare a tuo figlio comporta per il ragazzo un passaggio di livello molto importante.
Ottenere un cellulare proprio significa diventare indipendenti dai dispositivi di mamma e papà, e rappresenta per il ragazzo ciò che rappresenterà in seguito ottenere la patente e un’auto propria, passando eventualmente per il motorino dell’adolescenza.
Tuttavia uno smartphone comporta una responsabilità che spesso viene sottovalutata dai genitori, ossia comporta un impegno economico continuo.
Spesso infatti si mette a budget l’acquisto del dispositivo senza prendere in considerazione che all’interno di questo spazio digitale il nostro ragazzo verrà costantemente chiamato a fare acquisti online.
Forse in questo contesto ti sei già premunito non lasciando a tuo figlio la tua carta di credito, in modo da impedirgli di effettuare sconsiderati e impulsivi acquisti presso gli store online.
La carta di credito non è l’unico pericolo.
Eppure c’è un fortissimo pericolo economico a cui forse non hai pensato: gli acquisti in-app.
Si tratta di acquisti insiti all’interno delle singole App e che solitamente servono per attivare abbonamenti interni oppure ottenere altri vantaggi.
Sono piccole spese, anche 1-2 euro, ma che vengono proposti costantemente e che quindi nell’arco del mese possono comportare una notevole spesa per la famiglia.
Ad esempio nei videogiochi per cellulari preferiti dai ragazzi è possibile spendere anche solamente 1-2 euro per ottenere potenziamenti, avanzamenti di livello, oppure modificare l’aspetto dei personaggi (chiedete ai vostri figli cosa sono le skin, e loro vi spiegheranno).
Cifre che sono di per sé ridicole, ma che proprio per questo motivo avvengono in sordina, sottovalutate, e che ripetute nei giorni possono portare tuo figlio a spendere anche decine, centinaia, in alcuni casi migliaia di euro.
Senza contare che in alcuni casi questi acquisti sono strutturati su varie cifre, per cui con un solo tap distratto tuo figlio rischia di acquistare un pacchetto da 99 euro.
Inutile dire che una volta effettuato l’acquisto è praticamente impossibile ottenere un rimborso.
Come proteggere nostro figlio e difenderlo dagli acquisti in-app indesiderati.
Probabilmente in questo momento starai pensando alla soluzione drastica: tolgo la carta di credito dal cellulare di mio figlio.
Potrebbe essere una soluzione saggia, anzi in molti casi consigliata.
Tuttavia puoi anche considerare gli acquisti in-app come un terreno di addestramento, per aiutare tuo figlio a comprendere il valore del denaro e a iniziare a gestire le piccole somme.
Esattamente come facevano i nostri genitori con noi quando ci davano la paghetta settimanale, solo che ai nostri tempi il digitale non esisteva.
Oggi invece è necessario considerare anche queste forme di denaro, e di spesa, più astratte ed evanescenti, perché il futuro dei nostri figli si muove verso una progressiva e inesorabile dematerializzazione del denaro.
Insegnare a tuo figlio a gestire questo denaro non materiale significa aiutarlo a gestire il suo Futuro.
Certo questo non esula dalla gestione del denaro contante, perché fino ad una certa età il bambino fa molta fatica a comprendere forme di pensiero meno materiali, ma rimane comunque un elemento da considerare nella sua crescita.
Vediamo alcuni modi attraverso i quali possiamo aiutare nostro figlio in questo senza minare la stabilità economica della famiglia.
Associare la carta di credito al cellulare di nostro figlio non è la soluzione migliore.
E’ possibile associare la propria carta di credito al cellulare di nostro figlio e rimanere sicuri: è sufficiente scegliere l’opzione per cui per ogni acquisto sarà necessario digitare la password, che ovviamente conoscerete solamente voi genitori.
E’ un’opzione presente in tutti gli store più famosi, come Google Play e AppStore.
Nel farlo ricordatevi di un’accortezza: selezionate l’opzione per cui la password dovrà essere inserita ad ogni acquisto!
In questi store infatti è possibile scegliere un certo numero di minuti entro i quali la password non viene più richiesta dall’ultimo acquisto.
Ad esempio possiamo selezionare che, effettuato un acquisto in-app, la password non mi venga più richiesta per i successivi cinque minuti.
Sembrano un tempo molto breve, ma nel nostro caso sono un’eternità, se considerate che gli acquisti di cui stiamo parlando avvengono nell’arco di pochi secondi!
Quindi premuratevi affinché la password venga richiesta per ogni acquisto, indipendentemente da quanto tempo è trascorso dall’ultimo.
Si tratta però di una scelta poco educativa.
Il nostro ragazzo percepirà nella carta di credito un luogo di abbondanza infinita, e questo comporterà insistenze per gli acquisti, finendo in lotte di potere genitore-figlio sempre sgradevoli da gestire.
Sono anche lotte che minano la relazione, e che spesso portano a due esiti entrambi non raccomandabili: o una presa di posizione netta e aggressiva da parte del genitore che ad un certo punto decide di troncare il discorso, oppure la vittoria del ragazzino, che così impara che basta fare i capricci per un certo tempo per ottenere tutto ciò che vuole.
Le gift card sono la soluzione migliore.
Gli store più famosi quali Google Play e AppStore offrono la possibilità di non associare una carta di credito, ma di utilizzare le gift card.
Si tratta di una sorta di prepagata dalla cifra variabile (si va da pochi euro e varie decine) attraverso le quali si carica il proprio conto interno allo store.
In questo modo si ottengono due obiettivi molto importanti per il nostro discorso: la cifra limitata impedisce che il nostro ragazzo spenda soldi oltre la soglia decisa da noi, e nel frattempo diamo al nostro ragazzo la percezione che il denaro, anche online, è una quantità limitata e che quindi va utilizzata con criterio e ragionamento.
Un altro vantaggio è che i tagli differenti di queste gift card ci permettono di modulare di volta in volta la spesa che nostro figlio potrà effettuare attraverso il suo smartphone, e di conseguenza gestire il nostro bilancio famigliare a seconda delle esigenze del momento.
Come utilizzare le gift card con nostro figlio.
Come genitori sempre attenti al budget della nostra famiglia non dobbiamo cedere alla tentazione di seguire la variabilità dei tagli di queste gift card.
Se noi diamo a nostro figlio gift card di volta in volta con tagli differenti rischiamo di trasmettergli la percezione che la sua capacità di spesa, e quindi di autonomia, è fortemente dipendente dai nostri capricci.
Questo porterà inevitabilmente alle lotte di potere di cui abbiamo già parlato più sopra: nostro figlio tenterà di volta in volta il rialzo, mentre noi lotteremo per il ribasso.
Quindi è molto importante prevedere fin dagli inizi una cifra che sia sostenibile per la famiglia, in modo che possa essere rispettata nella continuità.
E’ importante anche definirne la cadenza: ogni quanto tempo noi daremo a nostro figlio la gift card?
La costanza della “donazione” aiuta anche nostro figlio ad imparare a calcolare le spese e ad accumulare in vista di una spesa maggiore.
Per salvaguardare il nostro budget famigliare possiamo anche prevedere che la gift card non sia per noi una spesa in più, ma che faccia parte della cifra prevista dalla paghetta.
Questa operazione è più facile se non stiamo ancora dando la paghetta settimanale, per cui possiamo inserire tutto quanto nel nuovo pacchetto.
Se invece nostro figlio riceve già una paghetta, allora questa operazione richiede dialogo e spiegazioni, in modo che il ragazzo comprenda le ragionevoli motivazioni di questa decisione.
Ricordiamoci comunque che anche con 1-2 euro è possibile ottenere un acquisto in-app che a nostro figlio apparirà significativo, come ad esempio lo sblocco di una carta da tanto tempo attesa.
Nel decidere il taglio della gift card da dare a vostro figlio potete anche farvi un giro per vedere quali sono gli acquisti in-app previsti dalle app utilizzate dal vostro ragazzo, in modo da farvi un’idea.
Scoprirete che potrete fare felici i vostri figli anche con pochissimi euro settimanali, oltre a dargli una grande opportunità educativa.
Il futuro è dematerializzato: tuo figlio è pronto?
Il denaro contante sta scomparendo.
Ormai è possibile ordinare anche un semplice caffè pagandolo con del denaro dematerializzato, come quello di una carta di credito.
Inoltre sono sempre più presenti altre forme di pagamento interne alle piattaforme in cui si guadagnano e si spendono queste forme alternative di denaro.
Punti spesa che accumuliamo con gli acquisti, e che possiamo “spendere” all’intento dello stesso negozio per ottenere altri oggetti.
Forme di cash back, ossia una percentuale del denaro speso su una piattaforma di viene restituito sotto forma di denaro effettivo che possiamo però spendere solamente per effettuare altri acquisti all’interno della stessa piattaforma.
Lavori in cui una parte del compenso viene offerto sotto forma di ticket spendibili per i pasti oppure per effettuare la spesa al supermercato.
Sono solamente alcuni esempi di come il futuro delle nuove generazioni dipenderà sempre meno dal denaro contante e sempre più dal denaro virtuale, che loro non vedranno mai entrare e uscire dalle loro tasche perché contenuto dentro un’App, oppure dentro un account online.
Per non parlare poi della crescente diffusione delle criptovalute.
Eppure noi esseri umani facciamo ancora molta fatica a gestire queste forme di pagamento dematerializzate.
Ad esempio è ormai stato ampiamente dimostrato che con la carta di credito tendiamo a spendere anche il 10% in più (minimo) di quanto non spenderemmo con il denaro contante.
D’altra parte questo è il futuro: in che modo stiamo addestrando i nostri figli a gestire un domani una Società così immateriale?
In che modo li stiamo aiutando a sperimentare, sbagliare e rimediare in un ambiente così privo di riferimenti fisici e che si muove sul filo della nostra percezione?
Forse è il caso di iniziare fin da piccoli.