L’annuncio del governo: metteremo incentivi agli investimenti sulla tecnologia 5G
La notizia è stata data dal viceministro dello Sviluppo economico, Stefano Buffagni, nel corso dell’evento 5G Italy
Il 5G Italy si è confermato anche quest’anno uno degli appuntamenti italiani più importanti sul fronte dell’innovazione. L’evento organizzato dal CNIT (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni) ha visto la partecipazione di autorevoli esponenti del governo, del mondo accademico e imprenditoriale.
Molto atteso l’intervento del viceministro dello Sviluppo economico, Stefano Buffagni, che non ha risparmiato critiche all’ecosistema tecnologico italiano. "Il tema del digitale e della fibra – ha affermato - è prioritario, ma nasce da anni di rallentamento dovuto a scelte di libere imprese sul mercato di non investire, ma di spremere l'infrastruttura esistente in un Paese che non ha messo al primo posto l'esigenza di innovazione e di ampliamento dell'offerta di servizi. Il mercato su tanti temi ha fallito. Non mi sembra che nel caso dell'Ilva abbia fatto faville, idem per l'infrastruttura tecnologica".
“Metteremo incentivi agli investimenti sul 5G”
“Sul 5G – ha annunciato Buffagni - metteremo un incentivo all'investimento altrimenti oggi nessuna azienda è in grado di sostenere un investimento largo, dopo le gare a cui hanno partecipato con importanti investimenti". "Interverremo inzialmente - ha proseguito - in 100 città, perché in alcune zone manca tutta l'infrastruttura". "Il governo ha la necessità di dare una svolta fortissima su questo tema, quindi moderazione nei toni ma non nella sostanza, perché è un'occasione storica".
“Non tutti possono diventare Steve Jobs”
Un passaggio importante del viceministro dello Sviluppo economico è stato dedicato al tema della formazione. "Dobbiamo aver l'amor proprio di dire che non possiamo pensare che diventino tutti Steve Jobs, o che tutti possano sempre perseguire il loro sogno. Dobbiamo, e lo dico in maniera molto brutale, dire quali sono quei settori dove si genera valore, dove c'è occupazione, dove c'è prospettiva, e indirizzare alle famiglie questo tipo di messaggio. Il rischio è di formare tante professionalità che magari abbiamo in sovrabbondanza, è chiaro che ognuno deve seguire le proprie passioni, però poi siamo carenti in alcuni aspetti" ha affermato Buffagni.