Questa volta la Ue è più forte delle lobby: accordo raggiunto sul caricabatteria universale
Il via libera è arrivato dopo 10 anni di tentativi andati a vuoto. Tutti i produttori saranno ora costretti ad adeguarsi entro 24 mesi. Ma dal Codacons arriva un monito di allarme: rischio fregatura per i consumatori
Le istituzioni europee hanno raggiunto l'accordo politico per l'introduzione di un caricabatterie universale per tutti i telefoni cellulari, tablet e fotocamere digitali. Lo ha annunciato la commissione per il Mercato interno del Parlamento europeo.
La direttiva prevede di utilizzare un punto di ricarica comune USB-C per tutti i dispositivi mobili e di rendere i protocolli software di ricarica interoperabili tra marchi. Nell'ottica di ridurre i rifiuti elettronici, stop anche alla vendita di caricabatterie nuovi per ogni dispositivo: i consumatori avranno la possibilità di usare i loro vecchi cavi.
La regola per l'introduzione del caricabatterie universale USB-C vale per tutti, non è fatta contro nessuno. Non costringiamo nessuno a entrare nel mercato interno, ma ci sono delle regole che si applicano a tutti
Così il commissario europeo per il Mercato interno, Thierry Breton, rispondendo a una domanda sull'eventualità che Apple non si adegui alla direttiva europea.
"Inizieremo ad applicare le regole tra 24 mesi, lasciamo alle società" del tech "due anni, sono più che sufficienti, ma le incoraggiamo ad adeguarsi prima. A buon intenditore poche parole" ha aggiunto.
ACCORDO LUNGO 10 ANNI
"L'accordo è una tappa fondamentale dopo oltre di 10 anni di lavoro a questa direttiva" ha affermato Alex Agius Saliba, eurodeputato socialista maltese e relatore per il Parlamento europeo sulla direttiva. "
Grazie alla norma - ha proseguito - saranno risparmiati oltre 250 milioni di euro spesi dai consumatori in caricabatterie inutili" che generano "tra le 13 e le 15 mila tonnellate d rifiuti elettronici".
L'ALLARME DEL CODACONS
Ma la notizia non è stata accolta con giubilo da tutti. Un monito di allarme è arrivato da Codacons. Il caricabatterie universale "rischia di trasformarsi in una colossale fregatura per gli utenti, con la misura che potrebbe causare un rincaro generalizzato dei prezzi dei prodotti elettronici" ha affermato l'associazione in una nota.
"Il rischio concreto - ha proseguito - è che le grandi società di elettronica e telefonia compensino i minori guadagni legati alla vendita dei caricatori con un aumento generalizzato dei listini di smartphone, tablet e altri prodotti elettronici, scaricando così sulla collettività il costo della misura decisa dall'Ue. Un fenomeno che andrebbe ad aggiungersi a quello della obsolescenza programmata di elettrodomestici e beni elettronici, già più volte denunciato, e che produce un danno milionario agli utenti".