Ecco la scuola del futuro: addio ai compiti che possono essere svolti da ChatGpt
Il presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, Antonello Giannelli, in un dialogo con Orizzonte Scuola ha esposto la sua visione su come dovrà essere la didattica del futuro

L’intelligenza artificiale non risparmia neanche la scuola. Nei prossimi anni sarà rivoluzionata dalla nuova tecnologia che renderà obsoleti i tradizionali strumenti didattici. E’ di questa idea Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, che ha espresso il suo parere sulla scuola del futuro nel corso degli Stati Generali della Scuola Digitale.
Rivedere la didattica e i metodi di valutazione
Secondo Giannelli è di vitale rilevanza rivedere sia la didattica che i metodi di valutazione, perché non possono più rimanere quelli di un tempo. “Se assegniamo un compito – ha spiegato - e lo studente può farlo svolgere all’intelligenza artificiale, è chiaro che quel metodo non è più adeguato, perché non siamo più in grado di valutare ciò che lo studente sa fare”.
Valutare capacità di problem solving attraverso utilizzo dell'IA
Giannelli ha le idee chiare su come bisognerebbe procedere: l’utilizzo dell’intelligenza artificiale andrebbe considerato come una competenza. “Bisognerebbe valutare – ha spiegato - come lo studente utilizza l’IA per raggiungere obiettivi didattici non banali e sicuramente più evoluti di quelli di un tempo”. “Ciò implica – ha proseguito – un cambio di prospettiva, non più la semplice verifica delle nozioni, ma la valutazione delle capacità di problem solving attraverso l’utilizzo delle tecnologie digitali”.