PopulaRise, a fare le campagne social sono persone comuni grazie all’AI

PopulaRise, la prima piattaforma di popular people marketing, offre alle aziende campagne social grazie a persone comuni e al sostegno dell’AI. Un modo, nell’epoca dei deinfluencer, per ridare approccio umano, spontaneità e fiducia ai contenuti.

PopulaRise, a fare le campagne social sono persone comuni grazie all’AI

Dopo il successo di app come BeReal o dell’hashtag #deinfluencing, che ha totalizzato oltre 70 milioni di visualizzazioni solamente su TikTok, il trend è sempre più chiaro: la sovraesposizione social e le relative dinamiche artificiose risultano ogni giorno meno apprezzate.

La progressiva disaffezione del pubblico ai post degli influencer patinati ha poi dato vita ai cosiddetti deinfluencer, nati per demolire il mito dell'elogio acritico dei prodotti promossi sulle piattaforme social e per favorire un nuovo modo di vivere la comunicazione.

Non deve sorprendere il successo di realtà basate sugli interessi delle singole persone, incentrate sui concetti di naturalezza e quotidianità, in risposta al mutamento dei comportamenti, e quindi delle necessità.

E, in controtendenza a un mondo sempre più virtuale e isolato, gli utenti cominciano a premiare non soltanto la spontaneità e la fiducia che i content creators riescono a generare, ma anche la sensazione di avere a che fare con un amico.

L’attenzione, insomma, è indirizzata vero lo storytelling e un maggiore approccio umano.

È proprio sulla scia di questa esigenza che è nata PopulaRise, la prima piattaforma di popular people marketing, dove a fare le campagne social sono persone comuni supportate dall’intelligenza artificiale.

L’obiettivo è coinvolgere persone comuni, seguite prevalentemente dalla propria cerchia di amici e conoscenti, indipendentemente dal numero di follower.

Sarà poi l’intelligenza artificiale, suggerendo agli utenti dell’app le azioni giuste da intraprendere, come ad esempio la pubblicazione di stories su Instagram per pubblicizzare prodotti e servizi delle aziende, seguendo le indicazioni rilasciate come l’aggiunta di tag o link a siti e pagine dedicate.

Il processo garantisce l’autenticità dei contenuti forniti, e il passaparola virtuale del messaggio tra contatti stretti ne aumenta la spontaneità e la naturalezza.

Andrea Croce, fondatore della piattaforma PopulaRise

Andrea Croce, fondatore della piattaforma, spiega che “nel 2023 le aziende investiranno oltre 21 miliardi di dollari in influencer marketing, creando innumerevoli collaborazioni con influencer professionisti.

Questo, oltre a essere un ingente investimento economico da parte delle aziende, comporta anche un grande impiego di tempo da parte delle figure operanti nel marketing per identificare i migliori talent con cui instaurare le collaborazioni.

Con PopulaRise, eliminiamo queste problematiche invitando le aziende a coinvolgere attivamente persone comuni, in grado di condividere contenuti autentici e spontanei, parlando direttamente ai propri amici e conoscenti e creando un vero e proprio passaparola digitale”.

Inoltre, come Croce anticipa in anteprima a Tiscali, “stiamo lavorando a un progetto pilota che coinvolgerà direttamente i clienti delle aziende. Quando compreranno un prodotto o servizio di un brand, troveranno una card che li porterà a scaricare l’app di PopulaRise per partecipare a delle sfide in cui è richiesta la creazione di un contenuto che parli del contenuto stesso, recensendolo.

In questo modo si rafforzerà ulteriormente la creazione di contenuti spontanei da parte di persone comuni, che non sono influencer professionisti, per parlare di prodotti e servizi di aziende”.