L'accusa infamante di OpenAI a DeepSeek: ha "succhiato" la conoscenza di ChatGPT
L'app cinese scompare dagli app store Google e Apple in Italia

OpenAI, proprietaria di ChatGpt, accusa il rivale cinese Deepseek di aver utilizzato i propri modelli di apprendimento per lo sviluppo della propria intelligenza artificiale. Bloomberg, scrivono i media internazionali, riferisce che Microsoft sta verificando se i dati di OpenAI siano stati utilizzati senza autorizzazione.
DeepSeek avrebbe "succhiato" la conoscenza di ChatGPT
Anche lo zar della Casa Bianca per l'intelligenza artificiale, David Sacks, ha sollevato la possibilità di un possibile furto di proprietà intellettuale da parte di DeepSeek ai danni di OpenAI. "C'è una tecnica nell'intelligenza artificiale chiamata distillazione... quando un modello impara da un altro modello (e) in un certo senso succhia la conoscenza dal modello principale", ha detto Sacks a Fox News. "E ci sono prove sostanziali che ciò che DeepSeek ha fatto qui è stato distillare la conoscenza dai modelli OpenAI, e non credo che OpenAI ne sia molto felice", ha aggiunto Sacks, sebbene non abbia fornito prove.
Meta ha creato quattro war rooms per analizzare DeepSeek
Dopo l'esplosione del fenomeno DeepSeek, Meta ha creato quattro team specializzati denominati internamente "war rooms" per analizzare i fattori del successo della startup cinese. Secondo quanto riportato dal sito The Information, questi team si concentreranno su aspetti come i costi, i dati di addestramento e l'innovazione tecnica esplorando nuovi approcci per migliorare le prestazioni e competere con la tecnologia cinese. Secondo quanto riferito da The Information, il direttore dell'infrastruttura Meta AI, Mathew Oldham, ha detto ai colleghi che DeepSeek potrebbe superare anche la prossima versione del loro modello Llama AI, che dovrebbe essere rilasciata a breve.
DeepSeek scompare dagli app store Google e Apple in Italia
Nel frattempo l'app di DeepSeek, che ha raggiunto i primi posti nei download in queste ore, è sparita dai negozi digitali di Google e Apple in Italia.