Coronavirus e informazione: le risposte le dà un chatbot intelligente
Caratteristiche del virus, metodi di prevenzione, stress o smartworking. Citbot risponde in tempo reale e apprende ad ogni domanda digitata

Adoperare l’intelligenza artificiale per diffondere velocemente le risposte più comuni sul Covid19 e sull’emergenza sanitaria. Si chiama Citbot ed è un bot automatico a cui ogni utente può rivolgere, in tempo reale, domande e dubbi sulle caratteristiche del virus, sulle misure di prevenzione e contenimento ma anche sulla gestione dello stress o sull’attivazione dello smart working.
A idearlo è stata l’associazione Luca Coscioni in collaborazione con Revevol e rappresenta uno dei primi esperimenti di AI (Artificial Intelligence) applicati al mondo nonprofit. Citbot, nella sua prima versione, è nato circa un anno fa rispondendo alla mission dell’associazione ovvero garantire a tutti i cittadini il diritto alla conoscenza su temi riguardanti la difesa delle libertà civili (fine vita, aborto, diritti di disabili e malati, unioni civili).
Oggi i grandi investimenti sull’intelligenza artificiale sono realizzati fondamentalmente con due obiettivi: aumentare l’efficacia nel vendere i prodotti, oppure nel controllare i cittadini. È indispensabile investire anche su un modello alternativo: l’intelligenza artificiale civica, per rafforzare il potere del cittadino nel difendere i propri diritti e libertà fondamentali.
Marco Cappato, attivista dell’associazione e realizzatore di Citbot
Con il diffondersi del virus, Citbot ha voluto integrare anche un modulo di risposte riguardanti il Covid19 attingendo a decreti, protocolli e documenti prodotti dal Ministero della Salute, Organizzazione Mondiale della Sanità, European Centre for Disease Prevention and Control e Ministero del Lavoro.
Non un semplice risponditore automatico ma un sistema di “machine learning” che grazie al contributo di alcuni volontari (che analizzano le domande immesse), apprende e perfeziona sempre più il livello di risposta restituito all’utente. L’accesso al bot è libero (senza registrazione) visitando il sito https://www.citbot.it/ e può essere anche integrato su qualsiasi sito o blog inserendo un script gratuito.
Un tentativo interessante quello dell’associazione Luca Coscioni, di puntare sull’innovazione orientata a un fine sociale. Un investimento (purtroppo a costi ancora troppo elevati) che ci auguriamo possa essere presto adottato anche da altre realtà nonprofit.