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Robotica: tra innovazione, etica e supremazia tecnologica

Dalla Silicon Valley a Pechino: come la robotica sta ridefinendo il mondo del lavoro e il panorama geopolitico.

Alice Bellantedi Alice Bellante   
Robotica: tra innovazione, etica e supremazia tecnologica

La robotica sta vivendo un’accelerazione senza precedenti, trainata dall’evoluzione dell’intelligenza artificiale, dall’automazione industriale e dalle esigenze economiche dei principali blocchi geopolitici. Tuttavia, la direzione e l’implementazione di queste tecnologie variano sensibilmente tra Stati Uniti, Unione Europea e Cina, delineando scenari di sviluppo distinti.

Robotica programmata vs. robot basati su sistemi di IA

Un’altra distinzione fondamentale nella robotica attuale riguarda la programmazione dei robot. Esistono due principali approcci. I robot programmati seguono istruzioni predefinite senza capacità di apprendimento autonomo e sono ampiamente utilizzati nell’automazione industriale e nella robotica collaborativa. I robot basati su IA, invece, sono dotati di reti neurali e algoritmi di apprendimento che consentono loro di adattarsi e migliorare le proprie prestazioni nel tempo. Questo segmento è in crescita e rappresenta il futuro della robotica avanzata. La crescente domanda di automazione in settori come la logistica e la manifattura sta accelerando la ricerca di soluzioni ibride che combinino la programmabilità tradizionale con capacità di apprendimento e adattamento in tempo reale.

USA: robotica all’avanguardia tra IA e autonomia

Negli Stati Uniti, la robotica è fortemente legata ai progressi dell’intelligenza artificiale e alla spinta del settore privato. Le aziende della Silicon Valley, come Boston Dynamics, Tesla e OpenAI, stanno sviluppando robot avanzati, spesso autonomi, con capacità decisionali basate su sistemi di deep learning. La robotica statunitense si concentra soprattutto sull’automazione industriale avanzata, con Tesla e Amazon che utilizzano robot per ottimizzare la produzione e la logistica. Boston Dynamics ha reso celebri robot umanoidi e quadrupedi come Atlas e Spot, impiegati in ambiti militari, industriali e di soccorso. OpenAI e Google DeepMind stanno esplorando l’integrazione tra IA conversazionale e interazione robotica.

L’ecosistema americano è caratterizzato da un forte investimento privato e da una regolamentazione più permissiva rispetto ad altre aree del mondo, il che accelera l’adozione di robot autonomi in settori critici come sicurezza, sanità e logistica. Il mercato è trainato dall’interesse crescente degli investitori, con startup del settore valutate miliardi di dollari grazie a partnership con big tech e case automobilistiche, che vedono nei robot umanoidi una possibile rivoluzione della forza lavoro.

UE: innovazione con focus su etica e sicurezza

L’Unione Europea adotta un approccio più prudente e regolamentato, privilegiando la sicurezza e l’etica nello sviluppo della robotica. Le normative europee, come il Regolamento sull’Intelligenza Artificiale e la Direttiva Macchine, impongono standard rigorosi che rallentano l’adozione commerciale, ma garantiscono una maggiore tutela dei diritti umani e della privacy. Le aree chiave di sviluppo includono i robot collaborativi (cobot), con aziende come ABB e KUKA che producono robot capaci di lavorare a fianco degli esseri umani senza sostituirli. La robotica è utilizzata per ridurre l’impatto ambientale nell’industria manifatturiera e nell’agricoltura di precisione, mentre progetti come quelli dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) puntano su esoscheletri e robot per il supporto ai pazienti.

La regolamentazione stringente rende l’UE meno competitiva rispetto a USA e Cina sul fronte dell’innovazione rapida, ma rafforza la fiducia del pubblico e la sicurezza nell’adozione delle nuove tecnologie. L’Europa si distingue per il focus sulla robotica umano-centrica, che punta a migliorare l’interazione tra uomo e macchina piuttosto che sostituire del tutto la forza lavoro umana.

Cina: robotica come pilastro della strategia nazionale

La Cina ha fatto della robotica un elemento cardine della sua strategia industriale e tecnologica. Il governo ha investito massicciamente in automazione, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dalla manodopera e dominare il mercato globale. Gli ambiti principali di sviluppo includono la produzione su larga scala, con aziende come Huawei e DJI che sfruttano l’automazione avanzata per mantenere la competitività globale. I robot per la sorveglianza e la sicurezza vengono utilizzati per il controllo sociale e la gestione dell’ordine pubblico, mentre startup come UBTECH sviluppano robot umanoidi per l’assistenza domestica e l’educazione.

A differenza di USA e UE, la Cina ha meno vincoli normativi e un controllo governativo diretto sul settore, il che accelera l’adozione di tecnologie robotiche, spesso integrate con avanzati sistemi di AI per il riconoscimento facciale e la gestione dei big data. La domanda di automazione è alimentata anche dalla carenza di manodopera e dall’aumento dei salari, che rendono i robot una soluzione sempre più conveniente per le aziende manifatturiere cinesi.

Quale futuro per noi?

La robotica si sta evolvendo rapidamente, con traiettorie differenti nei vari blocchi geopolitici. Gli USA puntano sull’innovazione guidata dall’IA, l’UE su sicurezza ed etica, mentre la Cina sulla produzione di massa e l’integrazione con sistemi di sorveglianza. Il mercato globale della robotica umanoide è in forte crescita, con proiezioni che parlano di un valore di oltre 160 miliardi di dollari nei prossimi dieci anni. La competizione tra questi approcci determinerà il futuro della robotica e il suo impatto sulla società nei prossimi anni, con implicazioni profonde sul mondo del lavoro e sulla ridefinizione delle competenze professionali necessarie nel XXI secolo.

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