Intelligenza artificiale e lavoro: quale futuro? Come cambia e come dobbiamo cambiare noi. Il dibattito
C’è crescente incertezza sull’applicazione dell’intelligenza artificiale e paura è che i software possano sostituire l'uomo in un mondo sempre più sistematico e automatizzato. È comprensibile questo timore, ma non dovrebbe impedire di cogliere le opportunità offerte dall'IA, la quale se ben direzionata, potrà creare nuove possibilità per tutti.
L'intelligenza artificiale generativa rappresenta una sfida senza precedenti per il nostro presente e per il nostro futuro. Siamo testimoni di una rivoluzione più complessa da affrontare rispetto alle precedenti, perché riguarda capacità finora considerate come esclusivamente appartenenti al dominio di noi esseri umani.
C’è crescente incertezza sull’applicazione dell’intelligenza artificiale e paura è che i software possano sostituire l'uomo in un mondo sempre più sistematico e automatizzato. È comprensibile questo timore, ma non dovrebbe impedire di cogliere le opportunità offerte dall'IA, la quale se ben direzionata, potrà creare nuove possibilità per tutti.
È essenziale, quindi, cercare di comprendere le complessità associate all’utilizzo di questa tecnologia, valutando attentamente tutti gli elementi coinvolti.
Sul tema, sta portando avanti un impegno costante la Fondazione Pensiero Solido con una serie di "Laboratori solidi" incentrati su intelligenza artificiale e lavoro. Il primo laboratorio si terrà lunedì 13 maggio alle 17:30 presso Cefriel, Via Sarca 226, Milano. Questo sarà il primo di un ciclo mensile di sei incontri, i quali coinvolgeranno big tech, aziende e startup italiane, esponenti dell'accademia, della comunicazione, rappresentanze di categorie e di associazioni, manager e imprenditori, sociologici e filosofi.
L’obiettivo è mettere insieme una pluralità di esperienze e punti di vista, per aiutare a capire cosa sta accadendo, cosa accadrà in futuro, come possiamo essere protagonisti e non follower.
Tra le questioni chiave da affrontare:
Impatto e Integrazione: Come l'IA influirà sui lavori esistenti, il suo potenziale per integrare vecchie e nuove professioni e l'importanza della formazione continua e riqualificazione a qualsiasi età.
Collaborazione e Produttività: Spostare la percezione dall'ansia della sostituzione con l'idea di un nuovo collega, un'IA collaborativa, che migliori la produttività e riduca il tempo dedicato ad attività a basso valore senza rimpiazzare il professionista umano.
Creare Nuove Opportunità: Identificare i lavori che l'IA renderà obsoleti e quelli che nasceranno, come già avvenuto con il web.
Nuova Mentalità: Adottare un nuovo approccio verso il lavoro e i lavoratori, focalizzando il valore sul risultato ottenuto e non sul tempo speso.
Leadership Responsabile: Sviluppare una leadership capace di guidare l'impatto sociale dell'IA, offrendo un ruolo centrale all'imprenditorialità.
Equilibrio Vita-Lavoro: Sfruttare gli strumenti di IA per trovare un miglior equilibrio tra lavoro e vita, con imprenditori e manager come guide.
Cambiamento Post-Covid: Riconoscere che il Covid ha cambiato la prospettiva delle persone sul lavoro. Il 62,7% degli italiani non vede più il lavoro come centrale nella propria vita. Inoltre, il 76,2% dei giovani non rinuncerebbe facilmente al proprio tempo libero per il lavoro.
Maggiore Consapevolezza: L'80% dei lavoratori crede che in passato si sia preteso troppo, ed è giunto il momento di pensare di più a sé stessi.
Questi temi saranno al centro della discussione lunedì 13 maggio, all'evento "Intelligenza artificiale e lavoro. Come cambia, come dobbiamo cambiare noi."
Di seguito il programma e il link per seguire l’evento in streaming:
PROGRAMMA
Apertura lavori
Antonio Palmieri, fondatore e presidente Fondazione Pensiero Solido
Alfonso Fuggetta, amministratore delegato del centro di innovazione digitale del Politecnico di Milano Cefriel
Gli italiani, il lavoro e l'intelligenza artificiale. Presentazione sondaggio Youtrend. Giovanni Diamanti, Presidente Youtrend, docente di marketing politico all'Università di Padova
Prima parte:
Noi e il lavoro. Come lo pensiamo, cosa cerchiamo
Mariano Corso, professore di Leadership and Innovation alla School of Management del Politecnico di Milano
Ivana Pais, professoressa ordinaria di Sociologia economica nella facoltà di Economia dell'Università Cattolica
Riccarda Zezza, fondatrice Lifeed
Francesco Delzio, Consigliere d'Amministrazione Sviluppo Lavoro Italia e Direttore del Master in Relazioni Istituzionali e Human Capital della Luiss Business School
Seconda parte:
L'intelligenza artificiale e il lavoro che ci aspetta
Marco Bentivogli, attivista
Massimo Chiriatti, cto Lenovo, autore di “Incoscienza artificiale. Come fanno le macchine a prevedere per noi
Marco De Vivo, direttore Associato, Istituto Italiano di Tecnologia, Scienze Computazionali
Emanuela Girardi, fondatrice e presidente di Pop AI