Con l'intelligenza artificiale guerre alla velocità dei computer e non più a quella degli uomini

L'IA è un'innovazione che genera altra innovazione e questo cambia radicalmente il modo in cui si distribuisce la conoscenza e il potere

Con l'intelligenza artificiale guerre alla velocità dei computer e non più a quella degli uomini
Intelligenza Artificiale (Ansa)

Il nesso tra innovazione tecnologica e dominio globale risale a secoli fa, ma oggigiorno la velocità con cui l'innovazione tecnologia si sta susseguendo non ha precedenti. Questo cambiamento è più evidente che in una delle tecnologie fondamentali del nostro tempo: l'intelligenza artificiale.

I sistemi di intelligenza artificiale di oggi possono già fornire vantaggi chiave in ambito militare, dove sono in grado di analizzare milioni di input, identificare modelli e avvisare i comandanti dell'attività nemica. L'esercito ucraino, ad esempio, ha utilizzato l'intelligenza artificiale per analizzare in modo efficiente i dati di intelligence, sorveglianza e ricognizione provenienti da diverse fonti.

Sempre più spesso, tuttavia, i sistemi di intelligenza artificiale non si limiteranno ad assistere il processo decisionale umano, ma inizieranno a prendere decisioni in prima persona. Non sorprende dunque che la necessità di regolamentare questa tecnologia sia avvertita su più fronti. Nel quadro europeo, ciò si manifesta con l’Artificial Intelligence Act attualmente in discussione al Parlamento Europeo ma non solo. Un'altra espressione è il Comitato sull’Intelligenza Artificiale del Consiglio d’Europa. In aggiunta, il 17 maggio l'amministratore delegato di OpenAI, Sam Altman, ha offerto al Senato americano la sua disponibilità ad “aiutare” nella stesura di norme capaci di garantire la sicurezza dei consumatori e flessibilità di sviluppo e utilizzo della tecnologia alle aziende della nuova tecnologia.

Sul piano militare, ad esempio, John Boyd, stratega militare e colonnello dell'aeronautica statunitense, ha coniato il termine "OODA loop" (observe, orient, decide, act - osservare, orientare, decidere, agire) per descrivere il processo decisionale in combattimento. L'intelligenza artificiale sarà in grado di eseguire ogni parte del ciclo OODA molto più velocemente. Il conflitto può avvenire alla velocità dei computer, non a quella delle persone. Di conseguenza, i sistemi di comando e controllo che si affidano a decisori umani - o, peggio, a complesse gerarchie militari - perderanno terreno rispetto a sistemi più veloci ed efficienti che affiancano le macchine agli uomini.

Nelle epoche precedenti, le tecnologie che hanno plasmato la geopolitica - dal bronzo all'acciaio, dall'energia a vapore alla fissione nucleare - erano in gran parte singolari. Esisteva una chiara soglia di padronanza tecnologica e, una volta raggiunta, il campo di gioco era livellato. L'intelligenza artificiale, al contrario, è di natura generativa. Presentando una piattaforma per la continua innovazione scientifica e tecnologica, può portare a un'ulteriore innovazione. Questo fenomeno rende l'era dell'intelligenza artificiale fondamentalmente diversa dall'età del bronzo o dell'acciaio. Piuttosto che la ricchezza di risorse naturali o la padronanza di una determinata tecnologia, la fonte del potere di un Paese risiede ora nella sua capacità di innovare continuamente.

Questo circolo virtuoso sarà sempre più veloce. Una volta che l'informatica quantistica e i computer superveloci permetteranno di elaborare quantità sempre maggiori di dati, saranno prodotti sistemi di IA sempre più intelligenti. Questi sistemi di intelligenza artificiale, a loro volta, saranno in grado di produrre innovazioni rivoluzionarie in altri campi emergenti, dalla biologia sintetica alla produzione di semiconduttori.

L'intelligenza artificiale cambierà la natura stessa della ricerca scientifica. Invece di fare progressi uno studio alla volta, gli scienziati scopriranno le risposte a domande antiche analizzando serie di dati enormi, liberando le menti più intelligenti del mondo per dedicare più tempo allo sviluppo di nuove idee. In quanto tecnologia di base, l'IA sarà fondamentale nella corsa al potere dell'innovazione, essendo alla base di innumerevoli sviluppi futuri nella scoperta di farmaci, nella terapia genetica, nella scienza dei materiali, nell'energia pulita e nell'IA stessa. Gli aerei più veloci non hanno aiutato a costruire aerei più veloci, ma i computer più veloci aiuteranno a costruire computer più veloci.

In definitiva, il motivo principale per cui l'innovazione oggi offre un vantaggio così massiccio è che essa genera altra innovazione. In parte, ciò avviene grazie alla dipendenza dal percorso che deriva dai gruppi di scienziati che attraggono, insegnano e formano altri grandi scienziati nelle università di ricerca e nelle grandi aziende tecnologiche. Come se non bastasse, l’innovazione si basa su un ciclo di invenzione, adozione e adattamento, un ciclo di feedback che alimenta ancora più innovazione. Se un anello della catena si rompe, si rompe anche la capacità di un Paese di innovare in modo efficace.

Venerdì 19 maggio pomeriggio a Milano, la Fondazione Pensiero Solido organizza un pomeriggio di studio dal titolo "Intelligenza artificiale. E noi? Sfide, opportunità, responsabilità." Per partecipare di persona o online registrati qui