I servizi di pubblica sicurezza saranno rivoluzionati grazie al 5G. Ecco come cambieranno le operazioni di soccorso

Il progetto europeo 5G Epicentre punta a favorire lo sviluppo di nuovi servizi basati sulla quinta generazione di telefonia mobile. Tra le aziende protagoniste c’è anche Istella, realtà italiana leader nelle tecnologie di ricerca e analisi dei big data e nell’intelligenza artificiale

Istella protagonista in 5G Epicentre, il progetto nato per rivoluzionare i servizi di pubblica sicurezza
Foto Ansa

Con il termine 5G si indicano le tecnologie di nuova generazione per la telefonia mobile. La quinta generazione che segue le precedenti 2G, 3G e 4G. Le aspettative sono alte perché il 5G non si limiterà a connettere i nostri smartphone ma anche gli oggetti per dar vita a quella che è stata già battezzata come Internet of things (IoT). Elettrodomestici, auto, semafori, lampioni, orologi sono solo alcuni degli oggetti intelligenti che saranno costantemente connessi alla rete.

Questa rivoluzione sarà possibile perché il 5G non è una semplice evoluzione del 4G ma una vera e propria nuova tecnologia con caratteristiche tecniche differenti da quelle precedenti. Le più rilevanti sono una maggiore velocità di trasmissione (potenzialmente fino a 10 Gigabit contro 1 Gigabit del 4G), minore latenza ovvero tempi di risposta più rapidi (1-10 millisecondi contro i 50-100 millisecondi del 4G) e soprattutto la possibilità di gestire un numero molto superiore di connessioni in contemporanea in un certo ambito geografico. Quest’ultima caratteristica è proprio quella che consentirà l’avvento dell’Internet of Things (Iot).

Il 5G sta avanzando ma per arrivare a sfruttare tutte le sue potenzialità ci vorrà ancora del tempo. L’Italia è al 10% della copertura e dovrà arrivare all’80% entro il 2026. I servizi che utilizzano la nuova tecnologia sono ancora in fase di sperimentazione.

Su quest’ultimo fronte è importante capire da subito un concetto fondamentale: già oggi i servizi 4G rispondono a numerosi bisogni. I nuovi servizi non dovranno limitarsi ad essere una evoluzione di quelli esistenti ma per sfruttare appieno le potenzialità offerte dalla nuova tecnologia dovranno essere completamente riprogettati. La vera sfida è dunque immaginare un mondo con servizi diversi da quelli attuali grazie alle potenzialità del 5G.

Di questo è consapevole anche la Commissione Europea che nell'ambito del programma di finanziamento della ricerca e dell'innovazione Horizon 2020 sta dedicando risorse economiche importanti proprio allo sviluppo dei nuovi servizi 5G.

Uno dei progetti più interessanti è 5G Epicentre che affianco alla Commissione Europea vede anche un consorzio di imprese private europee capitanato da Airbus. Tra i partner figurano anche realtà italiane come Istella, società fondata da Renato Soru, leader nelle tecnologie di ricerca e analisi dei big data e nell’intelligenza artificiale.

Scopo di 5G Epicentre è facilitare l’adozione delle tecnologie 5G da parte delle PMI (piccole e medie imprese) nell’ambito dei servizi di pubblica sicurezza fornendo loro un’infrastruttura federata su cui condurre sperimentazioni di soluzioni e applicazioni” ha detto a Tiscali News, Anna Maria Spagnolo, project manager di Istella.

Concretamente “verrà messa a disposizione delle imprese – ha proseguito la manager - una piattaforma che mira a consentire la creazione di applicazioni in modalità Experiment-as-a-Service con un alto grado di modularità e automazione e con il supporto di strumenti di AI, così da ridurre significativamente il time-to-market”.

Tradotto in termini più semplici: grazie a 5G Epicentre le piccole e medie aziende potranno sviluppare e introdurre nel mercato nuovi servizi basati sull’infrastruttura 5G senza il bisogno di sostenere i costi necessari per la creazione della piattaforma di testing.

I casi d’uso ovvero le casistiche dei nuovi servizi possibili sono vari. “Al primo posto – ha spiegato Anna Maria Spagnolo – figura sicuramente  la comunicazione e la collaborazione multimediale in un contesto mission critical tra i vari attori coinvolti nelle attività di pubblica sicurezza ovvero forze dell'ordine, vigili del fuoco, servizi di pronto soccorso e salvataggio, protezione civile, ecc. Le applicazioni beneficeranno delle superiori caratteristiche della rete 5G in termini di banda, affidabilità e tempi di risposta”.

Già oggi il 4G consente ai vari attori impegnati in un intervento di pubblica sicurezza di comunicare tra loro ma solo il 5G consentirà di sfruttare appieno le potenzialità delle nuove tecnologie utilizzate recentemente dalle forze dell'ordine, dai vigili del fuoco o dai servizi di pronto soccorso e salvataggio. E questa sarà la grande novità.

E' ancora Anna Maria Spagnolo a fare chiarezza su questo punto: "Il controllo remoto di droni ad alta affidabilità, con invio di video in tempo reale ad alta risoluzione, l’utilizzo dei sensori dell’Internet of Things (IoT) per migliorare la prontezza di risposta e la quantità delle informazioni disponibili ai primi soccorritori e l’ausilio al soccorso tramite tecnologie indossabili e di AR (realtà aumentata) grazie al 5G diventeranno attività standard nelle operazioni di soccorso". 

Nell’ambito di 5G Epicentre quale sarà il ruolo di Istella? “Il nostro compito sarà quello di sviluppare il motore per l'analisi dei dati prodotti dagli esperimenti e dall'infrastruttura 5G tramite l'uso di algoritmi di AI (intelligenza artificiale) allo scopo di monitorare l'intero sistema, misurando le performance e individuando le situazioni anomale” ha spiegato a Tiscali News, Luigi D'Addona, project manager di Istella che affianca Anna Maria Spagnolo nella gestione del progetto.

La piattaforma 5G Epicentre è ancora in fase di sperimentazione e sarà a disposizione delle PMI europee solo a partire dall’inizio del 2024.  “La speranza – ha aggiunto Luigi D’Addona – è che possa diventare uno strumento utilizzato da un numero molto grande di imprese. Sarebbe una conferma importante di un cambiamento di marcia dell’Europa sul fronte dell’innovazione per diventare sempre più indipendente dalle tecnologie americane o asiatiche”.

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