Il governo spiana la strada al 5G in Italia: tagliata la burocrazia per la costruzione delle reti

Non sarà più necessario presentare la documentazione tecnica sulle emissioni elettromagnetiche di pali, torri e tralici in quanto elementi passivi della rete

Il governo spiana la strada al 5G in Italia: tagliata la burocrazia per la costruzione delle reti
Foto Ansa
TiscaliNews

L’Italia corre veloce verso la transizione digitale e accelera sul fronte 5G, una delle tecnologie fondamentali per entrare nel futuro. Con una correzione a un decreto legislativo precedente il governo Draghi taglia la burocrazia necessaria per la creazione delle reti di telefonia mobile di quinta generazione.

Le nuove norme disposte dall’esecutivo sanciscono che ai fini dell’installazione non è più necessaria la documentazione tecnica relativa alle emissioni elettromagnetiche di pali, torri e tralicci destinate ad ospitare gli impianti radioelettrici.

Il motivo che ha spinto il governo a prendere questa decisione è semplice: si tratta di elementi passivi della rete privi di emissioni elettromagnetiche.

Solamente le antenne accese emettono campi elettromagnetici potenzialmente pericolosi per la salute dei cittadini.

Su questi elementi dell’infrastruttura nulla cambia rispetto alle disposizioni precedenti che prevedono la presentazione di una documentazione tecnica che deve essere verificata e validata da parte delle Arpa, ovvero le agenzie regionali per l’ambiente che hanno in capo la verifica del rispetto dei limiti elettromagnetici

Come anticipato il 5G sarà al centro della trasformazione digitale e delle città intelligenti: ecco perché questa nuova tecnologia avrà un ruolo fondamentale (LEGGI LA STORIA