Anziani italiani all’estero: la richiesta di prestiti si semplifica nelle modalità di accesso ed erogazione
Data la percentuale crescente di italiani in pensione residenti all’estero, è necessario valutare come questi possano richiedere la cessione del quinto.

Questa particolare forma di prestito è oggi sempre più semplice da richiedere e da erogare: al termine della propria vita lavorativa, è dunque più facile oggi accedere al prestito, anche risiedendo fuori dall’Italia e svolgendo la procedura interamente online.
Che cosa è la gestione del quinto
Una volta terminata la propria carriera lavorativa, circa 400.000 italiani hanno deciso di trasferirsi all’estero, dove però iniziare una nuova vita può richiedere spese specifiche e ingenti: da qui la necessità di accedere a somme che magari non si possiedono, e che si preferirebbe chiedere agevolmente in Italia, piuttosto che smarrirsi davanti alla burocrazia straniera. Interviene qui quella particolare forma di prestito che prende il nome di cessione del quinto.
Il passo preliminare è dunque eseguire un calcolo cessione del quinto, ma bisogna avere prima la consapevolezza di cosa si sta richiedendo. La cessione del quinto è infatti una forma di prestito la cui restituzione è vincolata alla trattenuta di una rata mensile sulla pensione, in un importo che non può superare il quinto della stessa.
Si tratta di un processo automatico, poiché le trattenute sono effettuate direttamente dall’INPS: dunque il soggetto richiedente il prestito non deve pensare a bollettini di pagamento. La sicurezza del prestito è garantita proprio dalla pensione cui viene sottratto il quinto corrispondente alla rata, poiché si tratta di una garanzia di solvibilità tale da giustificare l’elargizione della somma.
Proseguendo, la forma di finanziamento cessione del quinto rientra tra i prestiti non finalizzati: per questa ragione, il soggetto richiedente può disporre della cifra come meglio crede, anche senza presentare documentazione specifica che giustifichi la richiesta.
Ovviamente, esistono delle precise cautele che, in sede di definizione del prestito cessione del quinto, vanno tenute presenti: tra queste, la sottoscrizione di un’assicurazione sulla vita che tuteli l’istituto previdenziale che gestisce i fondi pensionistici; dall’altra parte, bisogna valutare che il piano di rimborso rateale di solito è calendarizzato in un arco massimo di 10 anni, che è possibile rinnovare solo a patto che si sia arrivati almeno al 40% dell’ammortamento.
È possibile richiedere la cessione del quinto per i pensionati all’estero?
La cessione del quinto può essere richiesta anche da pensionati italiani residenti all’estero. Tuttavia, esistono delle condizioni specifiche per poter richiedere questo particolare prestito: la prima riguarda la pensione, che deve necessariamente essere italiana e rilasciata dall’INPS. Inoltre, non può essere richiesta da anziani che, al termine del piano di restituzione del prestito, supererebbero gli 85 anni.
In ogni caso, si tratta di una forma di finanziamento a tasso fisso, ragion per cui la rata, nel periodo di ammortamento, non può subire variazioni: il periodo di rimborso non può essere inferiore ai 2 anni, né superiore ai 10. Inoltre, questa particolare forma di prestito non può superare i 75.000 euro, che come detto saranno rimborsati cedendo il quinto della pensione INPS.
Sono escluse dalla cessione del quinto alcune forme di pensioni e di indennità, come la pensione di invalidità civile e le pensioni e gli assegni sociali. Allo stesso tempo, sono esclusi gli assegni di inabilità e gli assegni destinati al nucleo familiare, nonché le pensioni cointestate per la quota non riconducibile al soggetto che richiede il prestito.
Come richiedere la cessione del quinto dall’estero
La richiesta della cessione del quinto se si risiede all’estero è oggi molto più semplice da presentare: il pensionato richiedente non ha neanche l’obbligo di tornare in Italia, ma può utilizzare vie alternative. Va da sé, per effettuare una richiesta di finanziamento a distanza è necessario sfruttare strumenti tecnologici per il riconoscimento, quali webcam e rilascio di password necessarie al caricamento online della documentazione opportunamente firmata.
Vale la pena sempre effettuare un primo calcolo del piano di ammortamento che seguirà il rilascio della somma richiesta in prestito. La richiesta di un preventivo, la cui rata mensile deve essere poi sottoposta all’INPS, è infatti essenziale per stabilire se accettare o meno quella particolare forma di finanziamento, e dunque concludere la pratica con la firma dei contratti: a questa fase, seguirà il bonifico bancario o l’invio dell’assegno con la somma richiesta.