Farmacie online, crescita del settore e sviluppo delle tecnologie non si arrestano
Digitalizzazione e lockdown sono soltanto alcuni degli aspetti che giustificano questa crescita, rendendo il settore un’ottima occasione di investimento
Dal 2016 è possibile acquistare anche in Italia farmaci da banco e senza prescrizione online: il tutto, rivolgendosi a farmacie digitali autorizzate dal Ministero della Salute, che si sono rivelate degli autentici e-commerce specializzati nel settore e che nel giro di poco tempo sono andate incontro a un boom veramente notevole.
I dati della crescita
Non si potrebbe parlare di una crescita del settore se non ci fossero dei dati capaci di giustificare questa espressione. Guardando ad esempio al 2021, si sono registrate ben 289 nuove farmacie online, specializzate nei due ambiti tollerati dal Ministero della Salute. Il riferimento va qui ai soli farmaci SOP, Senza Obbligo di Prescrizione, e OTC, ossia i farmaci da banco.
Si tratta di una crescita percentuale notevole, che non soltanto conferma il trend positivo rispetto all’anno precedente, il 2020, ma anche rispetto allo stesso 2016, anno in cui è stata regolamentata e attivata la possibilità di aprire farmacie online.
Nel dettaglio, si può parlare di un aumento percentuale pari al +36,5% annuo, che tiene conto anche delle battute d’arresto degli anni 2017 e 2018, e della rinnovata crescita segnata dal 2019, confermata e supportata poi dalla domanda di farmaci legata alla pandemia da covid-19, dal 2020 in poi.
Non a caso, la tendenza trova ulteriore conferma nei dati relativi al 2022: basti pensare all’apertura di altre 153 farmacie digitali nei primi 9 mesi dell’ultimo anno. In questo modo, il totale di rivenditori online di farmaci autorizzati dal Ministero della Salute si assesta sui 1353, tra farmacie e parafarmacie.
Inoltre, l’universo online, come è noto, è ben più variegato e ricco di quanto i dati ministeriali lascino intendere: proprio per questa ragione, i numeri non riescono a coprire tutte quelle strade alternative che farmacisti e parafarmacisti spesso assumono per digitalizzare la propria attività di vendita.
Le ragioni del successo
Dato il trend in costante crescita, appare evidente che aprire una farmacia digitale sia una scelta non soltanto possibile, ma anche di potenziale successo. A giustificare questa affermazione interviene quella tendenza sempre più spiccata, da parte dei consumatori, a effettuare acquisti online, su piattaforme di e-commerce che coprono ormai i settori più disparati: è evidente che il settore del farmaco ormai non fa eccezione, dimostrandosi dunque un ottimo ambito di investimento.
Questa stessa tendenza da parte dei consumatori si collega ad altri comportamenti che stanno supportando la vendita di farmaci online: tra questi, la ricerca della farmacia online miglior prezzo per l’acquisto di prodotti a costi competitivi, o ancora l’assunzione, da parte delle farmacie digitali, di precise strategie di marketing capaci di polarizzare l’attenzione degli acquirenti, orientandone le scelte.
Senza ombra di dubbio, poi, i lockdown legati alla pandemia hanno spinto gli utenti verso la soluzione degli acquisti online: i farmaci da banco e senza prescrizione compresi nell’offerta delle farmacie digitali non hanno fatto eccezione, e anche questi e-commerce hanno evidentemente potuto approfittare dell’emergenza sanitaria per crescere in numero e valore di mercato.
Opportunità di investimento
Sintetizzando, la maggiore propensione agli acquisti online, supportata sia dalla digitalizzazione della società attuale, sia da fattori esterni come la stessa pandemia, ha portato a una maggiore familiarità tra farmacie digitali e utenti. Esiste tuttavia ancora una forte differenza tra la domanda e l’offerta, e inserirsi in questo canale rappresenta certamente un investimento dal notevole potenziale.
In Italia, inoltre, la situazione è resa più variegata dalle grandi discrepanze che esistono da regione a regione. Non a caso, con i dati alla mano, si passa da un totale di 2 farmacie online aperte per la Val d’Aosta alle 203 aperte in Campania, che si conferma la prima regione d’Italia per la presenza di e-commerce farmaceutici.
Tra questi due estremi ovviamente si registrano molti dati intermedi, come quelli relativi alla Sicilia, con 62 farmacie online, alla Puglia, con 76, e, più in alto, subito dietro la Campania, alla Lombardia con 144 farmacie digitali. Infine, Piemonte, Lazio ed Emilia Romagna si confermano al momento come le uniche altre regioni, insieme a Lombardia e Campania, con più di 100 punti vendita digitali di farmaci.
Alcuni prodotti, infine, sono più richiesti di altri. Un e-commerce farmacia può puntare su alcune categorie specifiche per allargare il proprio bacino di utenza pur limitandosi, per ragioni legislative e ministeriali, ai soli farmaci OTC e SOP.
Tra le categorie più richieste spiccano quelle legate alla cosmetica e dunque alla cura per il viso e per il corpo, e l’integrazione alimentare. L’ambito degli integratori non va affatto sottovalutato, poiché in oltre il 70% dei casi questi rappresentano in assoluto il prodotto più venduto online.