Expo 2020, la Germania fa scuola di greentech e sostenibilità
Dopo la rivoluzione energetica, il primo paese manifatturiero d'Europa lancia una nuova sfida
“Siamo i leader mondiali nel campo della sostenibilità, anche perché questo concetto è nato da noi”. Sebastian Rosito, direttore del Padiglione della Germania ad Expo 2020, non fa nulla per nascondere il suo orgoglio patriottico quando spiega perché la prima manifattura d’Europa si presenta a Dubai per richiamare l’attenzione del mondo sulle questioni dello sviluppo. “D’altronde – continua Rosito – siamo anche il paese della "Energiewende", la rivoluzione energetica, ma, soprattutto una comunità nella quale la scienza, l'industria e gran parte della società civile oggi sono attivamente impegnate per garantire un futuro sostenibile”.
Se queste sono le premesse, cosa può aspettarsi un visitatore dal vostro Padiglione?
L’abbiamo voluto chiamare Campus Germany perché ciascuna delle persone che lo visita ne possa ricavare del valore. Per far questo non solo vogliamo trasmettere conoscenza, ma anche favorire il dialogo attraverso contenuti coinvolgenti anche perché veicolati in forma di edutainment. A conclusione del tour, poi, abbiamo collocato un’esperienza davvero spettacolare. Ma preferirei non rivelare già ora la sorpresa…
Che cosa ci fa un mare di palline gialle all’inizio del tour?
In ognuna di esse – e sono ben 100.000 - è contenuta una buona idea o una informazione utile sul tema del padiglione, che si materializza una volta che la sfera viene presa in mano dal nostro ospite. La comunicazione personalizzata, d’altronde, è un elemento chiave del nostro padiglione. Alla base di tutto c’è IAMU, un mini dispositivo digitale nascosto nel badge che ogni visitatore riceve quando si iscrive al nostro tour.
Qual è il contenuto dei laboratori tematici?
Nel buio dell’Energy Lab, un sistema di cavi visualizza l’energia costantemente generata attraverso soluzioni avveniristiche e sostenibili. Nel Future City Lab, i visitatori si trovano in mezzo ad un intricato paesaggio urbano, mentre nel Biodiversity Lab, si può sperimentare la bellezza e la vulnerabilità della natura sotto un'installazione sospesa di proporzioni spettacolari.
Oltre ai contenuti, quindi, grande attenzione all’aspetto emozionale
Certamente. Ogni laboratorio crea un’esperienza spettacolare, perfetta anche per essere diffusa tramite Instagram. Così gli spazi espositivi e la stessa architettura di un Campus verticale con i suoi volumi sovrapposti ed i collegamenti costanti tra spazi interni ed esterni offre prospettive originali ed emozionanti. Nel gran finale, una volta arrivati alla Graduation Hall, i visitatori possono sedersi a riflettere su una delle nostre 50 altalene. Il messaggio conclusivo è semplice. Possiamo salvaguardare il futuro del nostro pianeta se prendiamo spunto dal tema dell'Expo "Collegare le menti, creare il futuro" e uniamo le nostre forze per raggiungere lo scopo.
Come valuta l’esperienza di questi primi mesi a Dubai?
Tre mesi sono passati in fretta e le ultime settimane sono state incredibilmente appaganti. Il Padiglione ha riscosso un grande successo e siamo felici del riscontro che ci hanno fornito visitatori di tutto il mondo. Una menzione speciale, poi, la meritano gli organizzatori. Nonostante si tratti della prima Expo in assoluto nella regione mediorientale e, soprattutto, nonostante le insidie della pandemia, l’organizzazione è stata perfetta e tutti abbiamo potuto lavorare sentendoci pienamente al sicuro.