La notizia arrivata dalla Cina che rivoluziona l'auto elettrica e fa tremare Elon Musk
Il principale costruttore cinese di auto elettriche, BYD, ha presentato una tecnologia in grado di ricaricare un veicolo con 400 km di autonomia in soli 5 minuti

Elon Musk distratto dai suoi impegni politici al fianco di Donald Trump rischia seriamente di veder naufragare Tesla, il cuore del suo impero. Dalla Cina è arrivata una notizia che riscrive le regole del gioco nel settore delle auto elettriche in quanto risolve il limite principale della nuova motorizzazione: i lunghi tempi di ricarica.
Ricarica di 400 km di autonomia in soli 5 minuti
Il più importante costruttore cinese di auto elettriche, BYD, ha svelato la sua Super e-Platform, una tecnologia che consente di caricare le batterie a velocità estremamente elevate, raggiungendo fino a 400 km di autonomia in soli cinque minuti. I primi modelli a beneficiare di questa innovazione sono la berlina Han L e il SUV Tang L, che sono già disponibili per la pre-vendita in Cina con consegne previste per aprile 2025. La piattaforma si basa su batterie di nuova generazione e su un sistema di raffreddamento avanzato, che permette di trasferire energia a ritmi mai visti prima. BYD ha anche annunciato piani per costruire oltre 4.000 stazioni di ricarica ultra-veloci in Cina per supportare la nuova tecnologia.
Il confronto impietoso con il Supercharger di Tesla
Il paragone con Tesla, fino a ieri leader indiscusso delle infrastrutture di ricarica, è inevitabile e impietoso. I Supercharger V4 di Elon Musk, i più potenti della gamma, erogano fino a 500 kW, anche se nella pratica molti si fermano a 250-325 kW. Con queste specifiche, Tesla garantisce circa 275 km di autonomia in 15 minuti di ricarica, un risultato che appariva impressionante ma che ora è superato. Un divario che inevitabilmente mette pressione al colosso americano perché sulla velocità di ricarica si gioca il futuro del settore.
L'espansione di BYD in Europa
BYD è il più importante rivale di Tesla. Dopo aver conquistato il mercato cinese ora punta a espandersi a livello internazionale. Il primo obiettivo è il ricco mercato europeo dove punta a realizzare due impianti produttivi. A quello previsto in Ungheria si aggiungerà una fabbrica in Germania dove è presente anche Tesla con una gigafactory a Berlino. Ma BYD sarà presente anche in Turchia dove il nuovo impianto sarà inaugurato tra un anno.
Il crollo di Tesla a Wall Street
Pessime notizie dunque per Elon Musk che nelle ultime settimane ha anche assistito al crollo delle quotazioni di Borsa di Tesla. Il titolo è sceso dal massimo di 488 a 225 dollari, con un calo percentuale superiore al 50%. La flessione ha cancellato oltre 800 miliardi di dollari di capitalizzazione. Per il bene di Tesla e per il bene di tutti, Elon Musk farebbe meglio ad uscire dalla politica e a dedicarsi completamente al rilancio della sua casa automobilistica, che oggi appare in forte difficoltà rispetto alla concorrenza cinese.