Il duello dei giganti: perché Google e OpenAI cambieranno il mondo che conosciamo

La sfida per il dominio nel settore dell’intelligenza artificiale sta entrando nel vivo. A distanza di pochi giorni dal lancio mondiale di Gemini, Google ha annunciato che questo nuovo modello di intelligenza artificiale nella sua versione Pro sarà messo a disposizione di aziende e sviluppatori. Cosa significa? Molto semplicemente che attraverso le API (Application Programming Interfaces) le aziende potranno utilizzare l’intelligenza artificiale di Google per sviluppare nuovi servizi senza dover creare la tecnologia da zero.
COSA SONO LE API
Tecnicamente le API sono insiemi di regole e specifiche che consentono a diversi software di comunicare tra loro. Funzionano come un intermediario, permettendo alle applicazioni di accedere e utilizzare funzionalità o dati di altre applicazioni o servizi. Per far capire il concetto a chi non è un esperto di informatica si può utilizzare un esempio motoristico. E’ come se una casa automobilistica mettesse a disposizione un motore ad altre aziende, che devono solamente occuparsi della produzione della carrozzeria. In termini informatici questo significa che un'azienda può sviluppare un'applicazione per i suoi clienti (la carrozzeria) che in realtà funziona utilizzando la tecnologia (intelligenza artificiale) di OpenAI o Google.
LA FETTA PIU' GROSSA DEL BUSINESS
L’utilizzo dei modelli di intelligenza artificiale di OpenAI e di Google da parte delle altre aziende non è ovviamente gratuito ma è a pagamento e questo rappresenta la fetta più sostanziosa del business dell’intelligenza artificiale. Non è un caso che Amazon abbia appena annunciato il lancio di un chatbot, che sia chiama Q, pensato appositamente per le aziende. Il colosso fondato da Jeff Bezos ha spiegato che sarà un assistente digitale che aiuterà le imprese ad aumentare la produttività dei lavoratori, ridurre i costi e migliorare l'esperienza nel servizio ai consumatori.
LA RIVOLUZIONE DELL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE PASSERA' DALLE API
E' importate capire da subito che la rivoluzione dell’intelligenza artificiale non passerà soltanto dal nostro utilizzo di ChatGPT o di Bard ma anche e soprattutto dall’accesso a queste nuove tecnologie da parte delle aziende, attraverso le API, per trasformare radicalmente processi produttivi e servizi.
IL SERVIZIO CLIENTI DEL FUTURO
Il primo processo che è già in fase di trasformazione è quello dell’Assistenza Clienti. Molte aziende stanno già utilizzando le API di OpenAI per migliorare i loro chatbot. Utilizzando modelli come GPT-3 o GPT-4, questi chatbot sono in grado di gestire richieste complesse in modo più naturale e umano.
L'IA TROVA APPLICAZIONI IN TUTTI I SETTORI
Ma il servizio clienti è solo la punta dell’iceberg. In campo manifatturiero un'azienda può utilizzare la tecnologia di OpenAI, Google o Amazon per ottimizzare i processi di manutenzione. Ad esempio, attraverso l’analisi predittiva si possono identificare le macchine che richiedono manutenzione e prevenire guasti e tempi di inattività. In campo sanitario gli ospedali possono utilizzare l’intelligenza artificiale per analizzare i dati medici dei pazienti ed estrarre informazioni utili per il miglioramento delle cure sanitarie. In campo legale può essere utilizzata per analizzare i contratti e identificare rapidamente clausole chiave e potenziali aree di rischio. Nel settore della formazione può essere usata per creare sistemi di tutoring personalizzati che forniscono spiegazioni o materiale didattico su argomenti specifici. In campo farmaceutico può essere utilizzata per accelerare la ricerca e scoprire trattamenti per malattie rare. L’unico limite all'utilizzo dell'IA è la fantasia come dimostra l’esperienza di Replika che utilizza GPT-3 per creare assistenti virtuali personalizzati che offrono supporto emotivo e conversazioni stimolanti agli utenti.
LO SCONTRO TRA GOOGLE E OPENAI E' UNA SFIDA PER IL PRIMATO MONDIALE
Come già detto (ma è importante ribadirlo perché è il cuore di tutto) le aziende che utilizzeranno l’intelligenza artificiale per migliorare il proprio business o per crearne di nuovi non dovranno inventare la tecnologia da zero ma potranno semplicemente utilizzare a pagamento quelle di OpenAI o di Google, attraverso le API. Dietro OpenAI in realtà c’è un colosso che si chiama Microsoft. Non bisogna essere dei grandi economisti per capire che la sfida in corso tra ChatGPT e Gemini non sancirà solo il vincitore nelle settore dell’IA, ma molto probabilmente stabilirà anche quale sarà l'azienda più importante del mondo nei prossimi 10 anni.