Il segreto del successo secondo la scienza? Non il talento ma la fortuna. Aziende più efficienti se promuovono a caso
Tre ricercatori dell’Università di Catania hanno vinto il premio Ig Nobel 2022 per aver spiegato matematicamente perché spesso sono le persone più fortunate, e non quelle più talentuose, ad avere successo nella vita. Due di loro avevano già ottenuto il riconoscimento nel 2010 per aver dimostrato che le organizzazioni diventerebbero più efficienti se promuovessero persone a caso
A differenza dei Nobel, i premi Ig Nobel sono meno conosciuti dal grande pubblico. Ma non per questo sono meno interessanti. Si tratta di riconoscimenti assegnati annualmente agli autori di ricerche insolite che hanno il merito di svelare meccanismi strani, divertenti e talvolta perfino assurdi in una moltitudine di campi: medicina, fisica, economia, ecc. Nonostante il carattere “goliardico” del premio le ricerche selezionate sono serissime e di solito pubblicate su riviste scientifiche autorevoli.
Nel 2021 l’Ig Nobel per la Medicina è stato assegnato a un team di ricercatori che ha dimostrato che l'orgasmo può avere un effetto decongestionante e migliorare la respirazione nasale. Sempre nel 2021 quello all’Economia è stato assegnato a un ricercatore che ha scoperto che l'obesità dei politici di una nazione può essere un buon indicatore del livello di corruzione della nazione stessa. Due esempi utili per capire la natura delle ricerche selezionate.
Agli Ig Nobel del 2022 hanno trovato gloria anche tre studiosi italiani dell’Università di Catania. Due fisici (Alessandro Pluchino ed Andrea Rapisarda) e un economista (Alessio Emanuele Biondo) sono stati premiati nella categoria Economia per aver spiegato matematicamente perché spesso sono le persone più fortunate, e non quelle più talentuose, ad avere successo nella vita.
Una conclusione bizzarra ma che ha un fondamento scientifico. Il motivo (secondo quanto spiegato dai 3 studiosi) è che il talento è importante ma da solo non basta perché non si può esprimere se mancano le occasioni per farlo. Sempre secondo i 3 ricercatori la fortuna è però influenzata dal contesto. Chi si trova in una condizione socioeconomica favorevole ha senza alcun dubbio più opportunità.
Per i 2 fisici premiati (Pluchino e Rapisarda) la vittoria dell’Ig Nobel 2022 è un bis dato che avevano già ricevuto il riconoscimento nel 2010 nella sezione Management per aver dimostrato matematicamente che le organizzazioni diventerebbero più efficienti se promuovessero persone a caso. Una conclusione ancora più paradossale di quella premiata quest’anno in quanto distruttrice di credenze sulla meritocrazia molto radicate nella cultura occidentale.
Il lavoro dei 2 fisici catanesi aveva ripreso ed evoluto uno studio molto famoso degli anni ’60 noto come principio di Peter o anche come principio di incompetenza. La tesi fondamentale del principio di Peter nata dallo studio dei meccanismi che governano la carriera aziendale dei lavoratori è che “in una gerarchia ogni dipendente tende a salire di grado fino al proprio livello di incompetenza”.
Utilizzando complessi modelli matematici Pluchino e Rapisarda non solo hanno confermato la validità del principio di Peter ma hanno anche dimostrato che è possibile contrastarlo promuovendo le persone a caso invece che per i loro meriti. Una tesi decisamente poco rassicurante per la categoria manageriale e in particolare per quella che in un’azienda si occupa della gestione delle risorse umane.