Nasce l’agenzia liquida che punta a valorizzare il personal branding

Si chiama NoA, la Non-Agency che crea team diversi a seconda del progetto puntando sul personal branding dei singoli professionisti

Il team di NoA
Il team di NoA

Ogni volta che arriva un brief si crea un team: si scelgono i professionisti migliori per l’esigenza del cliente e si costruisce una squadra per assisterlo. Questo è il modus operandi di NoA, la Non-Agency guidata da Elena Lucicesare - Valentina Maran - Vanessa Vidale, affiancate da un giovane talento creativo, Luca Schiavo.

L’agenzia valorizza i suoi collaboratori e rete di freelance prestando attenzione alle richieste dei singoli e li coinvolge in maniera proattiva, proponendo corsi di formazione così da garantire loro un aggiornamento professionale continuo e un’attenzione dedicata anche a richieste specifiche di integrazione di competenze. 

NoAgency ha a disposizione una rete fidata di professionisti e mantiene un’attività di recruiting costante per avere la sicurezza di offrire ai clienti i profili più competenti oltre a una presenza capillare in tutta Italia - grazie a figure dislocate geograficamente e con competenze diversificate - per portare sempre valore aggiunto ai progetti in corso.

I professionisti di NoA e i clienti seguiti

Web master, web designer, copy, seo copywriter, art director, grafici, fotografi, registi e speaker sono alcuni dei profili che collaborano con NoA e che, a seconda delle esigenze del cliente, vengono coinvolti nei diversi progetti.

“Siamo fluidi perché prendiamo forma in funzione della richiesta. Non siamo una struttura, ma siamo strutturati perché abbiamo coinvolto nel nostro network tutte le professionalità che ruotano in ambito marketing e comunicazione. Abbiamo investito, e ancora investiamo, molto tempo per reclutare figure nuove, di alto valore. Per noi e per i clienti”. Spiega Maran.

NoA crede fortemente nel lavoro di personal branding individuale: “Avere un professionista con un profilo riconoscibile non offusca l’agenzia ma ne arricchisce il valore” spiega Luca Schiavo. E tra i clienti seguiti il Teatro Coccia di Novara e con De Piante Editore, mentre da gennaio 2021 NoA cura la strategia digitale per Rufa Rome University Of Fine Arts, Accademia di Belle Arti, ufficialmente riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

Come gestire un’agenzia fluida

Tiscali Innovazione ha chiesto alle fondatrici come gestire un’agenzia di questo tipo, con un team diffuso su tutto il territorio ma che riesce a portare a termine progetti di valore.

Da dove viene l’idea e l’esigenza di strutturare un’agenzia di questo tipo?

Nasce dalla consapevolezza che i progetti di comunicazione e marketing in questa epoca sono sempre più multisciplinari e che devono necessariamente coinvolgere competenze che spesso non risiedono in un unico soggetto o tantomeno in unico gruppo stabile e chiuso.

La velocità con cui mutano le soluzioni tecnologiche digitali e l’innovazione in ambito digitale fa sì che si debba costantemente restare aggiornati, disegnando un proprio percorso di formazione e crescita indipendentemente alla proposta strutturata che l’agenzia ti offre. Questa costante ricerca e continuo protrarsi verso il nuovo, l’abbiamo trovato nel professionista freelance, che sceglie di attivarsi costantemente nell’ampliare le proprie conoscenze e creare la propria rete. È un atteggiamento che difficilmente troviamo nelle agenzie tradizionali. Questo, unito alle nostre expertise su brand internazionali, ha portato NoA ad avere una mission precisa: portare le competenze in ambito comunicazione e marketing a un più alto livello, a misura di PMI. 

Come viene gestito il team? Quali buone pratiche interne vengono adottate per renderlo coeso nonostante sia sempre diverso a seconda del progetto?

Un buon brief iniziale, un coinvolgimento agli eventi aziendali anche se non c’è un progetto specifico attivo con quel collaboratore, buoni processi, confronto costante e utilizzo della metodologia agile nella gestione dei progetti. In più un pranzo insieme non può che arricchire! 

Quali sono i punti di forza di una gestione di questo tipo sia del team che del cliente?

Per il team sicuramente l’interconnessione tra tutti e l’elevato livello di coinvolgimento alle attività. Lato cliente, sicuramente le soluzioni innovative che guardano alla reale richiesta, mai una proposta uguale all’altra, risposta costruttiva e rapide modifiche alle differenti richieste.

Quali invece le sfide?

Trovare professionisti di qualità eccellente. Sviluppare relazioni solide sia coi clienti che coi collaboratori. Alimentare la rete di freelance a cui affidare i lavori senza rischi.