In Lamborghini settimana corta e aumento della retribuzione ma la proprietà non è italiana
Il Censis è stato chiaro: gli italiani sono pessimisti riguardo al futuro. Ma ogni tanto arrivano delle notizie che riaccendono la speranza: un mondo diverso e migliore rispetto a quello esistente è possibile. La notizia riguarda Lamborghini che introduce la settimana corta per tutti (anche per gli operai) e non solo non taglia lo retribuzione ma addirittura l’aumenta.
L’accordo raggiunto dalla casa automobilistica con i sindacati sul contratto integrativo aziendale prevede l’alternarsi di una settimana da 5 giorni e una da quattro per il personale di produzione che lavora su due turni (mattina e pomeriggio) per una riduzione complessiva di 22 giornate di lavoro all’anno. Andrà ancora meglio al personale di produzione che lavora su un regime di tre turni (mattina, pomeriggio e notte). In questo caso la riduzione complessiva sarà di 31 giornate di lavoro all’anno. Per gli operai non collegati alla produzione i giorni in meno all'anno saranno 16, per gli impiegati 12. Quest'ultimo però potranno usufruire fino a 12 giorni di smart-working al mese.
La riduzione dell’orario di lavoro sarà accompagnato anche da un aumento della retribuzione. L’accordo con i sindacati ha definito infatti anche sostanziali aumenti dei premi di risultato fino a 4 mila euro l’anno. Previsti inoltre anche aumenti di varie indennità legate alla produzione e alle competenze. Il risultato finale è che un dipendente Lamborghini guadagnerà ben 16 mila euro l’anno in più rispetto a quanto previsto dal Contratto Nazionale di categoria. Di questi 16 mila, 4 mila saranno variabili ma bene 12 mila certi.
Con la busta paga di novembre 2023 (pagata a metà dicembre) verrà erogato inoltre un premio straordinario, legato al sessantesimo anniversario dell’azienda, pari a 1.063 euro. E a beneficiare delle eccezionali condizioni di lavoro di Lamborghini non saranno solamente gli attuali lavoratori. L’azienda prevede infatti anche 500 nuove assunzioni.
Nota finale di non secondaria importanza. La proprietà attuale di Lamborghini non è italiana ma è tedesca: il Gruppo Volkswagen. Domanda: una proprietà italiana avrebbe fatto lo stesso?