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[Intervista] AAA freelance con partita IVA cercansi: dove trovarli e come sceglierli

Digitazon è la piattaforma innovativa che connette e supporta lavoratori autonomi e aziende

Samanta Sartidi Samanta Sarti   
[Intervista] AAA freelance con partita IVA cercansi: dove trovarli e come sceglierli
Foto Ansa

L’Osservatorio sulle Partite IVA pubblicato dal Dipartimento delle Finanze, aggiornato al quarto trimestre 2020, mette in evidenza dati indicativi della tendenza in atto, senza dubbio legata alla pandemia in corso: “sono state aperte 102.373 nuove partite Iva […]. La distribuzione per natura giuridica mostra che il 64,5% delle nuove aperture di partita Iva è stato operato da persone fisiche […] Il 48,3% delle nuove aperture è stato avviato da giovani fino a 35 anni ed il 30% da soggetti appartenenti alla fascia dai 36 ai 50 anni. Rispetto al corrispondente periodo del precedente anno, solo la classe più giovane segna un incremento di aperture: +5,8%”.

Il totalone dei lavoratori autonomi con partita IVA in Italia è tra i più alti in Europa, circa 5 milioni, secondo dati Eurostat in fase di aggiornamento. Un piccolo esercito costituito in gran parte da under 35, molti dei quali non rientrano nelle casistiche contemplate dal bonus sostegni (Decreto Sostegni D.L.n. 41/2021, approvato dal Governo attraverso il Consiglio dei ministrai del 19 marzo 2021). Come fare, allora, ad instaurare un proficuo dialogo tra professionisti freelance e aziende in cerca di competenze specifiche? 

Tiscali News lo ha chiesto ad Andrea Zangiacomi, Angelica Peretti e Saverio Mirto, i tre giovani fondatori di Digitazon, start up nata nel 2018, che ha dato vita all’omonima piattaforma popolata da oltre 5 mila freelance.

Ad inizio 2020 la startup è stata selezionata nel primo batch di accelerazione in B4i - Bocconi for Innovation al fine del quale l'Università stessa ha deciso di entrare a far parte della società. Oggi Angelica ha una missione: accelerare in modo pratico ed efficace la trasformazione digitale rendendo più facile l’interazione tra i vari attori.

Come è nata l’idea di una piattaforma dedicata ai freelance con partita IVA?

“L’idea di una piattaforma dedicata ai freelance nasce da una forte passione per il mondo della creatività, e l’interesse verso gli strumenti digitali a servizio delle imprese. Da un lato l’Italia è il paese europeo con il più alto numero di freelance digitali e dall’altra anche le aziende hanno bisogno di potenziarsi proprio sotto questo aspetto. Ci siamo focalizzati proprio sui professionisti con Partita Iva perché vogliamo creare un mondo in cui la creatività dei freelance digitali è riconosciuta, ricercata e ricompensata come merita. La nostra piattaforma, che dopo due anni vale 2.2M di euro, punta ad essere l’eco-sistema numero uno nel futuro del lavoro”.

Dove siete basati, quante persone compongono il vostro team e quale il background?

“Il team di Digitazon è basato a Milano, anche se negli ultimi mesi abbiamo sfoderato le nostre migliori doti da smartworkers. Oggi siamo una decina con competenze diverse e complementari: dai più esperti in business development, strategia e marketing alle figure più tecniche come sviluppatori, designer, advertiser e SEO specialist”.

Come funziona Digitazon e quali sono i punti di forza rispetto ai metodi tradizionali di recruitment?
“Digitazon aiuta i professionisti digitali e le aziende a stringere nuove collaborazioni. Su Digitazon i freelance dotati di P.IVA sono in grado di offrire le proprie competenze specifiche, mentre le aziende possono ricercare il freelance che stanno cercando o direttamente servizi digitali di cui necessitano velocemente e in sicurezza.

I freelance di Digitazon appartengono a diverse categorie nel mondo creativo e digitale. In particolare: Digital Marketing, Content Creation, Design e Grafica e Tech e Data.

L’iscrizione a Digitazon è piuttosto semplice: basta indicare i propri dati personali, quali: nome e cognome, e-mail, numero di telefono, P.IVA (in caso dei freelance) o nome dell’azienda (in caso si sia alla ricerca di freelance o collaboratori).

Rispetto ai metodi più tradizionali di recruitment, Digitazon permette all’azienda di: collaborare con freelance professionisti dotati di Partita Iva in modo semplice e sicuro; acquistare direttamente in piattaforma servizi digitali; rimanere flessibile nella gestione delle risorse umane, pur avendo accesso alle competenze necessarie per portare a termine i progetti.”

Il software è proprietario? Cosa si intende – leggiamo dal sito - per “matching intelligente”?

“Il software di Digitazon è completamente proprietario, la piattaforma è stata sviluppata in-house: abbiamo fatto questa scelta perché ci permette di essere sempre pronti ad evolvere nella direzione giusta, ovvero a seconda delle necessità della community freelance e delle aziende clienti.

Il “matching intelligente”, in particolare, è il nostro algoritmo che permette a chi ricerca un freelance o un servizio digitale di trovare la risposta giusta. Il software “impara” ogni giorno, migliorando sempre di più la qualità delle risposte che fornisce”.

Quali sono, stando ai dati a vostra disposizione, le competenze più richieste da aziende, PMI, start up? È possibile, con riferimento ai dati in vostro possesso, disegnare l’identikit del freelance italiano?

“Le competenze digitali in generale sono sicuramente l’insieme di abilità tecnologiche che oggi è più richiesto da aziende e start up. Tra le figure più ricercate ci sono gli specialisti in Digital Marketing e comunicazione (advertiser, SEO specialist, copywriter), quelli in graphic design e gli sviluppatori.

I freelance italiani non sono tutti "millennial", come si potrebbe pensare. Sempre più professionisti capitalizzano le proprie esperienza, rete e reputazione in una carriera da freelance.
Il “movimento” dei liberi professionisti digitali è stato inizialmente guidato dall'ascesa del settore IT e degli sviluppatori di software ma ora continua a crescere in vari settori tra cui Graphic Design, Marketing & Comunicazione e Content Creation”.

Chi accede a Digitazon, azienda o freelance, può contare sul supporto di un team di consulenti che aiuti in caso di dubbi e difficoltà?

“Digitazon offre supporto ai propri utenti, sia ai freelance che alle aziende. Chi sottoscrive una subscription, Pro (per i freelance) e Business (per le aziende) ha accesso prioritario al team di supporto: per esempio i clienti Business hanno un Account Manager dedicato che li supporta e li guida nella scelta del freelance giusto per il proprio progetto”.

Digitazon ha ottenuto, nell’ultimo anno, 480mila euro di aumento di capitale. Avete, inoltre, conseguito importanti riconoscimenti personali (in febbraio 2021, Angelica e Saverio sono stati inseriti nella lista redatta da Forbes dei 100 under 30 più influenti in Italia, NdR.): quali i progetti per il futuro?

“Il 2020 e i primi mesi del 2021, nonostante l’instabilità e i problemi portati dalla pandemia, per Digitazon sono stati momenti significativi. Oltre al percorso di accelerazione in B4i – Bocconi For Innovation, all’aumento di capitale e alla menzione su Forbes, abbiamo lanciato la nuova piattaforma, accresciuto la nostra community e verificato il product-market fit sul mercato italiano. Gli obiettivi di quest’anno sono mirati a crescere a livello di utenti, migliorando il prodotto a livello tecnologico e ci focalizzeremo sul prossimo round di fundraising”.

I fondatori di Digitazon. Foto: Digitazon
Samanta Sartidi Samanta Sarti   
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